Santo Stefano del Ponte a Sestri Levante

Santo Stefano del Ponte a Sestri Levante.
Tutte le volte che faccio la camminata col cane a Villa Staffora, a Sestri Levante, non posso esimermi dal fotografare la bella chiesa di Santo Stefano del Ponte.
Questa immagine in hdr con anche il piccolo residence (Villa Durazzo-Solari-Serlupi, ora hiamata Villa Rimassa) che sta ai suoi piedi è un luogo splendido, non trovate?

santo stefano del ponte

Foto scattata con macchina Canon 600D e lente Tamron 16-300.

Della chiesa ho anche un bel video:

Muschio azzurrino

Muschio

Muschio azzurrino.
Il muschio attira sempre la mia attenzione: lo reputo un soggetto molto interessante da fotografare.
Questo era su un pietrine di una mulattiera che si inerpica verso villa Staffora a Sestri Levante.
Cosa mi affascina, in questa foto in particolare, il disegno che vine creato da questa pianta parassita:

Muschio

Foto scattata con macchina Canon 600D e lente Tamron 16-300.

I particolari adattamenti sviluppati dalle briofite sia a livello vegetativo che a livello riproduttivo sono di grande interesse per comprendere lo studio dell’evoluzione delle piante terrestri. Le briofite, che sembrano derivare dalle alghe verdi, sono suddivise in tre gruppi: Anthocerotopsida (o antoceri), Hepatopsida (o epatiche) e Bryopsida (o muschi).
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Pomodoro

Pomodoro

Pomodoro.
Il pomodoro, questo frutto (anche se spesso è considerato una verdura) globoso dalle moltissime forme e colori.
Questo è un bel pomodoro rosso, fotografato e aggiustato in hdr.

Pomodoro

Foto scattata con macchina Canon 600D e lente Canon EF 40.

E’ nativo della zona dell’America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell’America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e PerĂ¹. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, mentre il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La sua salsa era parte integrante della cucina azteca. Si affermava anche che avesse proprietĂ  afrodisiache e sarebbe questo il motivo per cui i francesi originariamente lo definivano pomme d’amour, “pomo d’amore”. Si dice inoltre che dopo la sua introduzione in Europa, sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla regina Elisabetta, battezzandola con il nome di apples of love (“pomi d’amore”).
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