Le finte finestre dipinte di un palazzo di Chiavari

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Le finte finestre dipinte di un palazzo di Chiavari

Le finte finestre dipinte di un palazzo di Chiavari.
Chiavari, una pittoresca cittadina sulla costa ligure, è famosa per le sue spiagge e il suo centro storico.
Come in molti borghi liguri si puó incontrare un curioso fenomeno architettonico: le finestre dipinte. Queste finestre, conosciute come “Le finte finestre”, rappresentano un esempio affascinante di trompe-l’œil, una tecnica artistica che crea l’illusione di oggetti tridimensionali su una superficie bidimensionale.
Passeggiando per le strade di Chiavari, è facile lasciarsi ingannare da queste finestre dipinte. A prima vista, sembrano vere e proprie aperture che si affacciano su stanze luminose e arredate con gusto. Tuttavia, avvicinandosi, si scopre che si tratta solo di dipinti murali, realizzati con una maestria tale da ingannare anche l’occhio più attento.
Le finestre dipinte risalgono al XVIII secolo, un periodo in cui l’arte del trompe-l’œil era molto popolare in Europa. I proprietari del palazzo, desiderosi di dare un tocco di eleganza e grandiosità alla loro dimora, commissionarono a un artista locale la realizzazione di queste opere. L’obiettivo era quello di creare l’illusione di un palazzo più grande e lussuoso, senza dover affrontare i costi e le difficoltà di una ristrutturazione reale.
La tecnica del trompe-l’œil richiede una grande abilità artistica e una profonda conoscenza delle leggi della prospettiva. L’artista deve essere in grado di riprodurre ombre, luci e dettagli con una precisione tale da creare un effetto tridimensionale convincente. Nel caso delle finestre di Chiavari, l’uso sapiente dei colori e delle sfumature ha permesso di ottenere un risultato sorprendentemente realistico.
Oggi, le finestre dipinte sono considerate un patrimonio artistico e culturale della città. Attraggono turisti e appassionati d’arte da tutto il mondo, desiderosi di ammirare da vicino questa straordinaria illusione. Le autorità locali stanno lavorando per preservare queste opere, assicurandosi che rimangano intatte per le future generazioni.

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Le finestre dipinte di un palazzo di Chiavari

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 28.

The fake painted windows of a building in Chiavari – Les fausses fenêtres peintes d’un palais de Chiavari – Las ventanas falsas pintadas de un palacio en Chiavari – As falsas janelas pintadas de um palácio em Chiavari – Die gefälschten bemalten Fenster eines Palastes in Chiavari – Cửa sổ sơn giả của một cung điện ở Chiavari

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.

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Ho scattato tantissime foto nella cittadina di Chiavari e le potete trovare quasi tutte in questa pagina oppure cercando nei vari post specifici sulla città ligure.
Vi rimando al sito di promozione turistica di Chiavari: chiavariturismo.it. Questo invece è il sito ufficiale del Comune: comune.chiavari.ge.it.
Se siete alla ricerca di un bel portale che parli di tutta la Liguria vi invito a visitare il sito ufficiale della Regione: lamialiguria.it.
Tutte le volte che cerco qualche libro sulla bella cittadina di Chiavari mi capitano sempre questi due libri sui suoi misteri: Luoghi Misteriosi Chiavari. Giro della città in 38 segreti e La Loggia dei Rosa+Croce di Chiavari. Se invece volete avere una guida che parli di Liguria e del Golfo del Tigullio in generale vi invito a comprare: Genova e il Tigullio di Lonely Planet.
 
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Lelly
Ospite
Lelly
1 mese fa

Meglio dipinte, quelle vere si pagavano

Gio Batta
Ospite
Gio Batta
1 mese fa
Rispondi a  Lelly

Vero, ogni finestra pagava una tassa, di li il termine “imposte” dato alle tasse.

Sandro
Ospite
Sandro
1 mese fa

Molto tipiche, anche a Lavagna se ne trovano con persiane dipinte oltre alle finestre.

Marina
Ospite
Marina
1 mese fa

E ricordo x queste pitture fra altri il maestro Furlan che oltre le finte finestre decorava le facciate dei palazzi in modo x me geniale!!

Michele
Ospite
Michele
1 mese fa

Ricordiamo che una volta le tasse sulle case erano calcolate a seconda del numero delle finestre da qui l’arte di dipingere finestre per creare quella continuità architettonica senza toccare le ….”tasche”

Sergio
Ospite
Sergio
1 mese fa

Bellissime

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