Le immagini di fiori e piante ci portano nell’incantevole mondo della natura, catturando la grazia dei petali, i colori vibranti e la vitalità della vita vegetale. Ogni fotografia è un omaggio alla bellezza semplice e straordinaria delle piante, un’ode visiva alla natura che ci circonda.
Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
I Lilium, volgarmente noti col nome di Giglio, vengono coltivati per lo più come piante ornamentali, nei giardini per l’eleganza e il profumo dei fiori portati da fusti eretti, in vaso per i terrazzi, e industrialmente per la produzione del fiore reciso. Continua e approfondisci su giardinaggio.it
A beautiful yellow Asiatic lily – Un beau lys asiatique jaune – Un hermoso lirio asiático amarillo – Um lindo lírio asiático amarelo – Eine wunderschöne gelbe asiatische Lilie – Một bông huệ châu Á màu vàng tuyệt đẹp
Una pianta di mangrovia nella spiaggia di Accra alle Barbados. Una peculiarità delle spiagge caraibiche è la mangrovia che è una delle poche piante che riesce a colonizzare i suoghi salmastri. Questa foto l’ho scattata nella bella spiaggia di Accra, alle isole Barbados, ormai un paio d’anni fa.
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La mangrovia è una formazione vegetale (o forestale), costituita da piante prevalentemente legnose, che si sviluppa sui litorali bassi delle coste marine tropicali, in particolare nella fascia periodicamente sommersa dalla marea. Continua e approfondisci su Wikipedia
A mangrove plant on Accra Beach in Barbados – Une usine de mangrove sur la plage d’Accra à la Barbade – Una planta de manglar en la playa de Accra en Barbados – Uma planta de mangais na praia de Acra, nos Barbados – Eine Mangrovenpflanze am Accra Beach auf Barbados – Một cây ngập mặn ở bãi biển Accra ở Barbados
Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
I fiori di margherita africana sono di colore vario, anche perchè negli anni si sono prodotti numerosi ibridi e cultivar, quindi possiamo vedere dimorfoteche di colore bianco con centro blu, il colore tipico, ma anche gialle, arancio, salmone, rosa viola; tutti i colori mostrano il disco centrale di colore contrastante, molto vistoso. Continua e approfondisci su giardinaggio.it
The flower called the African Daisy – La fleur appelée marguerite africaine – La flor llamada Margarita Africana – A flor chamada Margarida Africana – Die Blume heißt African Daisy – Loài hoa có tên là Cúc Châu Phi
Una bella distesa di ciclamini di persia. Nel giorno degli innamorati, oggi si festeggia San Valentino, ho trovato una bella foto di alcuni bei fiorni rosa (un bel ciclamino) per festeggiare la giornata.
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Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
Pianta erbacea munita di tuberi globosi o un po’ compressi di colore rosso-violaceo, con poche radici, dai quali si originano direttamente con lunghi piccioli diverse foglie dall’aspetto ceroso, di forma ovato-cordata, con margine denticolato o intero, di colore verde scuro con variegatura più chiara nella pagina superiore e rossastre sulla pagina inferiore, molto decorative. Raggiunge l’altezza di 15 cm nella varietà spontanea mentre le varietà ibride arrivano anche a 35 – 40 cm. Continua e approfondisci su Wikipedia
A beautiful expanse of Persian cyclamen – Une belle étendue de cyclamens persans – Una hermosa extensión de ciclámenes persas – Uma bela extensão de ciclames persas – Eine wunderschöne Fläche persischer Alpenveilchen – Những loài hoa anh thảo Ba Tư rộng lớn xinh đẹp
Il fiore uccello del paradiso fotografato in Corso Colombo a Sestri. Lo scorso anno, passeggiando in Corso Colombo nella mia Sestri Levante, ho scorto nelle aiuole questo bellissimo fiore. Il fiore Uccello del Paradiso, noto scientificamente come Strelitzia reginae, è una pianta ornamentale esotica che cattura l’attenzione per la sua straordinaria bellezza e la forma unica che ricorda un uccello in volo. Originario del Sudafrica, questo fiore è ampiamente coltivato in giardini e serre in tutto il mondo, grazie alla sua resistenza e al suo impatto visivo. La Strelitzia reginae appartiene alla famiglia delle Strelitziaceae ed è una pianta perenne sempreverde. Può raggiungere un’altezza di 1-1,5 metri, con foglie grandi e coriacee, di colore verde scuro e di forma ovale-lanceolata. Le foglie sono disposte in modo alternato lungo il fusto, creando un effetto visivo simile a quello delle banane, a cui la Strelitzia è strettamente imparentata. La vera meraviglia della Strelitzia reginae risiede nel suo fiore. La pianta produce un’infiorescenza a forma di spiga, composta da un involucro chiamato “spata”, di colore verde-bluastro, che contiene da cinque a sette fiori singoli. Ogni fiore è costituito da tre sepali arancioni brillanti e tre petali blu intensi. I petali, disposti in modo tale da somigliare alla cresta e al becco di un uccello esotico, conferiscono alla pianta il suo nome comune di Uccello del Paradiso. La fioritura della Strelitzia reginae avviene solitamente in primavera e in estate, ma in condizioni climatiche favorevoli può fiorire anche più volte all’anno. I fiori durano a lungo, sia sulla pianta che recisi, rendendoli ideali per composizioni floreali e decorazioni. La Strelitzia reginae è una pianta relativamente facile da coltivare, a patto che vengano soddisfatte alcune condizioni di base. Predilige un clima caldo e soleggiato, con temperature che non scendano al di sotto dei 10-12°C. È una pianta molto resistente alla siccità, ma per una crescita ottimale è importante fornire un’irrigazione regolare durante la stagione di crescita, evitando però ristagni d’acqua che potrebbero causare marciumi radicali. Il terreno ideale per la Strelitzia reginae è ben drenato e ricco di sostanza organica. Durante la primavera e l’estate, è consigliabile concimare la pianta ogni 4-6 settimane con un fertilizzante bilanciato per favorire la fioritura. La pianta può essere coltivata sia in piena terra, nei giardini delle regioni con clima mite, sia in vaso, in modo da poter essere riparata in serra o in casa durante i mesi più freddi nelle regioni con inverni rigidi. Il fiore Uccello del Paradiso è spesso associato a significati simbolici positivi, come la libertà, la bellezza esotica e la gioia. Grazie alla sua forma unica e ai suoi colori vivaci, è molto apprezzato come pianta ornamentale in giardini pubblici e privati, e come fiore reciso per decorazioni floreali. In giardino, la Strelitzia reginae può essere utilizzata come pianta focale, in gruppi per creare effetti esotici, o lungo i bordi delle aiuole. In vaso, è ideale per decorare terrazze, balconi e interni luminosi. I fiori recisi sono molto richiesti dai fioristi per la loro bellezza duratura e la capacità di aggiungere un tocco di esotismo a qualsiasi composizione floreale. Nome scientifico: la pianta prende il nome dalla regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, moglie del re Giorgio III del Regno Unito. Impollinazione: nel suo habitat naturale, la Strelitzia reginae è impollinata dagli uccelli del genere Nectarinia, che si posano sul fiore e, cercando il nettare, trasferiscono il polline da un fiore all’altro.
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The bird of paradise flower photographed in Corso Colombo in Sestri – La fleur de l’oiseau de paradis photographiée sur le Corso Colombo à Sestri – La flor ave del paraíso fotografiada en Corso Colombo en Sestri – A flor ave do paraíso fotografada no Corso Colombo em Sestri – Die Paradiesvogelblume, fotografiert im Corso Colombo in Sestri – Chim hoa thiên đường chụp ảnh ở Corso Colombo ở Sestri
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il fiore chiamato viola del pensiero. La viola del pensiero, nota scientificamente come *Viola tricolor*, è una delle piante da fiore più amate e coltivate nei giardini di tutto il mondo. Appartenente alla famiglia delle Violaceae, questo fiore è apprezzato non solo per la sua bellezza variopinta ma anche per il suo profondo simbolismo culturale. La viola del pensiero è una pianta erbacea annuale o perenne, a seconda delle condizioni climatiche. Cresce fino a un’altezza di circa 15-20 cm e forma una rosetta di foglie basali ovali e dentellate. I fiori, che sbocciano dall’inizio della primavera fino all’autunno, sono noti per la loro varietà di colori che include sfumature di viola, blu, giallo, bianco e persino nero. Ogni fiore ha cinque petali: i due petali superiori sono spesso di un colore diverso rispetto ai tre inferiori, creando un contrasto accattivante che ricorda un viso sorridente, da cui deriva il nome “pensiero”. Questo aspetto unico è uno dei motivi per cui la viola del pensiero è così popolare tra i giardinieri. La viola del pensiero è relativamente facile da coltivare e non richiede particolari cure. Ecco alcuni consigli per una coltivazione di successo: 1. **Posizione**: Predilige posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Un’adeguata esposizione alla luce solare aiuta a promuovere una fioritura abbondante. 2. **Terreno**: Preferisce un terreno fertile, ben drenato e ricco di materia organica. È utile aggiungere compost al terreno prima della semina. 3. **Annaffiature**: Deve essere annaffiata regolarmente, mantenendo il terreno umido ma non inzuppato. È importante evitare che il terreno si asciughi completamente tra un’annaffiatura e l’altra. 4. **Concimazione**: Un fertilizzante bilanciato può essere applicato mensilmente durante la stagione di crescita per favorire lo sviluppo dei fiori. 5. **Potatura**: La rimozione dei fiori appassiti stimola la produzione di nuovi boccioli e prolunga il periodo di fioritura. La viola del pensiero ha una lunga storia di simbolismo che varia a seconda delle culture. In generale, è spesso associata al pensiero, al ricordo e all’amore. Nel linguaggio dei fiori, la viola del pensiero è spesso associata ai pensieri affettuosi e ai sentimenti romantici. Regalarla significa dire “Penso a te” o “Sei nei miei pensieri”. Grazie alla sua capacità di fiorire per lunghi periodi, è anche simbolo di riflessione e memoria duratura. È spesso piantata nei giardini commemorativi. Nella tradizione cristiana, la viola del pensiero è vista come simbolo della Trinità, per la sua forma che ricorda tre volti in uno. La viola del pensiero è versatile e può essere utilizzata in vari modi nel giardino: è perfetta per creare bordure colorate e per riempire aiuole con i suoi fiori vivaci; èoltivata in vasi e contenitori, la viola del pensiero aggiunge colore a terrazze e balconi. Grazie alle sue dimensioni compatte, è ideale anche per i giardini rocciosi.
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Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
La viola del pensiero (Viola tricolor L.), chiamata anche viola tricolore, è una pianta della famiglia delle Violaceae,[1] nota principalmente per il suo fiore. Molto comune in Europa, che cresce come pianta selvatica e perenne. È stata introdotta in Nord America, dove si è molto diffusa. È la progenitrice della viola del pensiero coltivata (ovvero la Viola × wittrockiana), ed è quindi a volte chiamata viola del pensiero selvatica proprio per distinguerla dalla varietà ibrida che è molto diffusa a scopi ornamentali. Continua e approfondisci su Wikipedia
The flower called pansy – La fleur appelée pensée – La flor llamada pensamiento. – A flor chamada amor-perfeito – Die Blume heißt Stiefmütterchen – Loài hoa có tên là Pansy
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il roseto dei Parchi di Nervi fuori stagione. Il Roseto dei Parchi di Nervi è un luogo incantevole da visitare anche fuori stagione, quando le rose non sono in fiore. Durante questi periodi, puoi comunque goderti la bellezza del parco e la tranquillità che offre. Le aree verdi, i sentieri ben curati e la vista sul mare rendono il parco un luogo ideale per passeggiate rilassanti e momenti di riflessione. Inoltre, i Parchi di Nervi ospitano altre attrazioni interessanti, come il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea e la Galleria d’Arte Moderna, che possono arricchire la tua visita con un tocco culturale. Anche senza le rose in fiore, il parco mantiene il suo fascino e offre un’esperienza piacevole in ogni stagione. Situato nella splendida cornice dei Parchi di Nervi, il Roseto è uno dei gioielli botanici di Genova. Inaugurato nel 1981 grazie all’iniziativa del dott. Luigi Viacava, allora direttore del Servizio Giardini e Foreste del Comune di Genova, il Roseto si estende su una superficie di circa 6.000 metri quadrati e ospita una vasta collezione di rose di diverse varietà e colori. Il Roseto è nato con l’obiettivo di creare uno spazio dedicato alla bellezza e alla varietà delle rose. All’inizio, ospitava circa 800 varietà di rose, ma nel corso degli anni il numero è stato ridotto a circa un terzo. Nonostante ciò, il Roseto continua a essere un luogo di grande fascino e interesse botanico.
Hai mai visitato i Parchi di Nervi in un periodo diverso dalla primavera? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Ho scattato diverse foto in un paio di visite ai parchi ed alla passeggiata, se vuoi vederle clicca qui:
The rose garden of the Nervi Parks out of season – La roseraie des Parcs Nervi hors saison – La rosaleda de los Parques Nervi fuera de temporada – O roseiral dos Parques Nervi fora de época – Der Rosengarten des Nervi Parks außerhalb der Saison – Vườn hồng của công viên Nervi hết mùa
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Un fico d’India sul mare nei pressi di Recco. Il fico d’India, conosciuto scientificamente come Opuntia ficus-indica, è una pianta succulenta originaria delle Americhe, ma che ha trovato una seconda casa nel bacino del Mediterraneo e in molte altre regioni del mondo. Questo frutto esotico, con le sue caratteristiche pale spinose e i suoi colorati frutti, è diventato simbolo di resilienza e adattabilità. Ma oltre alla sua affascinante estetica, il fico d’India offre numerosi benefici nutrizionali e ha un ruolo importante nelle culture culinarie e medicinali delle aree in cui viene coltivato. Il fico d’India ha origini antiche, risalenti a millenni fa nelle regioni desertiche del Messico e del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Gli Aztechi e altre civiltà precolombiane ne sfruttavano i frutti e le pale (cladodi) per vari scopi alimentari e medicinali. Con l’arrivo degli esploratori europei nel XV secolo, la pianta fu introdotta in Europa e da lì si diffuse rapidamente nelle regioni mediterranee, in Africa, in Asia e perfino in Australia. Il fico d’India è una pianta perenne che può raggiungere altezze considerevoli, fino a 4-5 metri. È costituita da segmenti piatti e ovali chiamati cladodi, comunemente noti come “pale”. Questi cladodi sono ricoperti di piccole spine, chiamate glochidi, che possono facilmente penetrare nella pelle e sono difficili da rimuovere. I fiori, che sbocciano in primavera ed estate, sono grandi e vistosi, di solito gialli, arancioni o rossi, e danno origine ai frutti commestibili. I frutti del fico d’India, chiamati fichi d’India, sono bacche carnose e dolci con una buccia spessa e spinosa. Il colore del frutto varia dal giallo al rosso intenso, passando per varie sfumature di arancione e verde. All’interno, la polpa è succosa e contiene numerosi semi piccoli e duri. I frutti sono raccolti generalmente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno e sono consumati freschi, utilizzati per fare succhi, marmellate, liquori e persino dolci. Il fico d’India è un frutto ricco di nutrienti. È una buona fonte di vitamina C, fibre, magnesio e antiossidanti. Le pale giovani, chiamate “nopales” in Messico, sono anch’esse commestibili e contengono vitamine, minerali e fibre, oltre a essere utilizzate in vari piatti tradizionali. Studi recenti hanno dimostrato che il fico d’India può avere effetti benefici sulla salute digestiva, sulla regolazione del glucosio nel sangue e sul controllo del peso, grazie al suo alto contenuto di fibre e alla bassa densità calorica. Nella cucina mediterranea e latinoamericana, il fico d’India ha un ruolo di primo piano. I frutti sono consumati freschi, ma anche trasformati in confetture, gelatine e succhi. In Messico, i nopales sono un ingrediente comune in insalate, stufati e tacos. Oltre all’uso culinario, la pianta è utilizzata nella medicina tradizionale per trattare una varietà di disturbi, dalle infiammazioni alle problematiche digestive. In tempi più recenti, il fico d’India è stato oggetto di interesse scientifico per le sue potenziali proprietà medicinali e cosmetiche. Estratti della pianta sono utilizzati in prodotti per la cura della pelle grazie alle loro proprietà idratanti e anti-infiammatorie. Il fico d’India, con la sua resistenza e adattabilità, rappresenta un esempio di come le piante possano prosperare in condizioni difficili e offrire al contempo una miriade di benefici. Da elemento fondamentale delle diete tradizionali a oggetto di ricerca scientifica moderna, questa pianta continua a sorprendere e a deliziare. Che sia per il suo gusto unico, per le sue proprietà nutritive o per i suoi usi medicinali, il fico d’India merita un posto d’onore tra i tesori botanici del mondo.
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Il fico d’India o ficodindia è una pianta nativa del Messico. Da qui, nell’antichità, si diffuse tra le popolazioni del Centro America che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici. Continua su Wikipedia
A prickly pear on the sea near Recco – Une figue de Barbarie sur la mer près de Recco – Una tuna en el mar cerca de Recco – Uma pera espinhosa no mar perto de Recco – Ein Feigenkaktus am Meer in der Nähe von Recco – Một quả lê gai trên biển gần Recco
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La gialla Calendula: un fiore di sole e di salute. La calendula, conosciuta scientificamente come Calendula officinalis, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae, amata per i suoi vivaci fiori giallo-arancio. Originaria dell’area mediterranea, la calendula è coltivata in tutto il mondo non solo per la sua bellezza ornamentale, ma anche per le sue straordinarie proprietà medicinali e cosmetiche. La calendula cresce fino a 70 cm di altezza e presenta foglie lanceolate e leggermente pelose. I suoi fiori, che sbocciano dalla primavera all’autunno, sono composti da petali luminosi e raggianti disposti attorno a un disco centrale. La pianta preferisce luoghi soleggiati e terreni ben drenati, ed è relativamente facile da coltivare, rendendola una scelta popolare nei giardini e negli orti.
La calendula è utilizzata da secoli nella medicina tradizionale per le sue proprietà curative. Alcune delle sue applicazioni medicinali includono: – Azione antinfiammatoria e cicatrizzante: gli estratti di calendula sono noti per favorire la guarigione delle ferite e per ridurre l’infiammazione. Sono spesso usati in pomate e creme per trattare tagli, abrasioni, ustioni minori e dermatiti. – Proprietà antimicrobiche: la calendula ha dimostrato di avere effetti antibatterici e antifungini, aiutando a prevenire le infezioni cutanee. – Sostegno alla salute della pelle: i prodotti a base di calendula sono comuni nella cura della pelle grazie alla loro capacità di idratare e lenire irritazioni. È particolarmente utile per pelli sensibili o affette da eczemi. – Tisane e infusi: la calendula può essere utilizzata anche sotto forma di tisana, che può aiutare a lenire disturbi digestivi e favorire la digestione.
Oltre alle sue proprietà medicinali, la calendula è molto apprezzata nell’industria cosmetica. Gli estratti di calendula sono spesso inclusi in formulazioni per la cura della pelle e dei capelli. Le sue capacità emollienti e lenitive la rendono un ingrediente ideale per creme idratanti, lozioni, shampoo e balsami. Inoltre, la calendula è utilizzata in prodotti per bambini grazie alla sua delicatezza. Coltivare la calendula è semplice, il che la rende adatta sia ai giardinieri esperti che ai principianti. Ecco alcuni consigli per la coltivazione:
– Esposizione: pianta la calendula in una zona che riceve pieno sole per ottenere fioriture abbondanti. – Terreno: predilige terreni ben drenati e fertili. Aggiungere compost può migliorare la crescita. – Annaffiatura: la calendula necessita di annaffiature regolari, soprattutto durante i periodi di siccità, ma evita i ristagni d’acqua. – Raccolta dei fiori: i fiori di calendula possono essere raccolti regolarmente per promuovere una continua fioritura. Sono utilizzabili freschi o essiccati per preparare tisane, estratti o unguenti.
La calendula è spesso associata al sole per il suo colore brillante e la sua capacità di seguire il percorso del sole nel cielo. In molte culture, è simbolo di amore, bellezza e fedeltà. Nel linguaggio dei fiori, la calendula rappresenta anche il dolore e la compassione, simboleggiando i sentimenti di chi è in lutto.
In conclusione, la calendula non è solo un elemento decorativo del giardino, ma anche una pianta dai numerosi benefici per la salute e la bellezza. Che venga utilizzata in preparati medicinali, cosmetici o semplicemente come parte di un giardino fiorito, la gialla calendula continua a brillare come un piccolo sole, portando con sé benessere e vitalità.
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Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
Il nome del genere deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che fiorisce in continuazione più o meno durante tutta l’estate. Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Carl Linnaeus (o Linneo) (1707-1778) nella pubblicazione ” Species Plantarum” ( Sp. Pl. 2: 921 ) del 1753. Continua e approfondisci su Wikipedia
The yellow marigold: a flower of sun and health – Le souci jaune : une fleur de soleil et de santé – La caléndula amarilla: una flor de sol y salud. – O calêndula amarelo: uma flor de sol e saúde – Die gelbe Ringelblume: eine Blume der Sonne und Gesundheit – Cúc vạn thọ màu vàng: loài hoa của mặt trời và sức khỏe
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il glicine fiorito in primavera a Sestri Levante. Quando in primavera, tra aprile e maggio, il glicine fiorisce si trovano angoli da fotografare veramente magnifici. Come queste panchine, in passeggiata a mare di Sestri Levante, che hanno questo pergolato di piante di glicine veramente spettacolare.
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Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto sia in senso orario (come W. floribunda) sia in senso antiorario. La collezione di Glicini dei Giardini di Villa della Pergola di Alassio viene considerata oggi la più importante in Italia con circa 40 diverse tipologie della specie Wisteria. Continua e approfondisci su Wikipedia
Wisteria blooming in spring in Sestri Levante – La glycine fleurit au printemps à Sestri Levante – La glicina florece en primavera en Sestri Levante – As glicínias florescem na primavera em Sestri Levante – Glyzinien blühen im Frühling in Sestri Levante – Hoa tử đằng nở vào mùa xuân ở Sestri Levante