Pollo cotto sul vulcano a Timanfaya

Pollo cotto sul vulcano a Timanfaya

Pollo cotto sul vulcano a Timanfaya.
Nel Parco Nazionale di Timanfaya, sull’isola di Lanzarote, è possibile mangiare un pollo cotto grazie al calore naturale del vulcano. Il ristorante El Diablo, situato all’interno del parco, utilizza una griglia posta sopra una cavità geotermica per cucinare carne e altri piatti. Il calore proveniente dal sottosuolo raggiunge temperature intorno ai 400 °C, sufficienti per cuocere il cibo senza l’uso di fuoco o elettricità.
Il pollo servito è semplice, ben cotto e gustoso. La cottura avviene in modo uniforme, con una crosticina dorata e una consistenza succosa. Non ci sono fiamme visibili, ma il calore che sale dal terreno è costante e potente. È una cucina che sfrutta l’energia naturale in modo spettacolare.
Il ristorante è stato progettato nel 1970 da César Manrique, artista e architetto che ha contribuito a valorizzare il paesaggio di Lanzarote. La struttura si integra con l’ambiente vulcanico, offrendo una vista suggestiva sulle colate laviche e i crateri circostanti.
Mangiare un pollo cotto dal vulcano è un’esperienza unica, che unisce gastronomia e geologia. Il Parco di Timanfaya è una delle mete più visitate dell’isola, e il ristorante El Diablo ne è una tappa imperdibile per chi cerca qualcosa di davvero fuori dal comune.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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Il parco nazionale Timanfaya è un parco nazionale esteso sulla porzione meridionale di Tinajo e sulla porzione settentrionale di Yaiza, a Lanzarote, in Spagna. Il parco occupa una parte consistente del quadrante sud-occidentale dell’isola di Lanzarote.
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Riferimenti:
– https://www.wanderlustchloe.com/el-diablo-lanzarote-volcano-restaurant/
– https://www.elconfidencial.com/viajes/2024-10-28/restaurante-canarias-cocina-con-calor-volcan-timanfaya_3992325/
– https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g1800432-d1498570-r614870538-Restaurante_El_Diablo-Tinajo_Lanzarote_Canary_Islands.html

Spaghetti alla marinara da Sergio a Sestri

Spaghetti alla marinara da Sergio

Spaghetti alla marinara da Sergio a Sestri.
All’Osteria Da Sergio, a Sestri Levante ma fuori dal centro, ho mangiato un piatto di spaghetti alla marinara semplice e ben fatto. Il locale non è una tipica osteria rustica, ma un ristorante informale con porzioni abbondanti e cucina onesta.
Gli spaghetti erano al dente, conditi con un sugo saporito e ben bilanciato. Cozze, vongole e calamari erano presenti in buona quantità, cotti al punto giusto e distribuiti generosamente. Il piatto era abbondante, senza fronzoli, ma gustoso.
Il servizio è stato rapido e cortese. L’ambiente è tranquillo, adatto a chi cerca un pasto sostanzioso senza troppe pretese. Nonostante la posizione un po’ defilata, il locale è conosciuto da chi frequenta la zona e apprezza la cucina di mare fatta con ingredienti freschi.
In sintesi: un buon piatto di spaghetti alla marinara, servito senza esagerazioni ma con sostanza. Da tenere presente se si è in zona e si ha voglia di un pasto abbondante e saporito.

Sei mai stato in questa osteria?
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Spaghetti alla marinara da Sergio

Foto scattata con Oppo Reno 12.

Non ha un sito web, vi lascio alle recensioni di TripAdvisor.

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Ossa e mistero nel cuore di Milano

Milano - Santuario di San Bernardino alle Ossa

Ossa e mistero nel cuore di Milano.
Nel centro storico di Milano, a pochi passi dal Duomo, si cela un luogo sorprendente e inquietante: il Santuario di San Bernardino alle Ossa. Questa chiesa, risalente al XIII secolo, custodisce una cappella ossario dove migliaia di ossa umane decorano le pareti in modo scenografico e simbolico.
La storia del santuario ha origini medievali. Accanto all’antico ospedale di Santo Stefano, venne costruito un cimitero per i defunti. Quando lo spazio iniziò a scarseggiare, le ossa furono raccolte in una cappella, dando vita a un ossario che nel tempo si trasformò in un vero e proprio monumento alla memoria.
Le ossa, provenienti da ospedali, carceri e cimiteri, sono disposte con cura in motivi ornamentali lungo le pareti. Teschi, femori e tibie formano cornici, colonne e decorazioni che incorniciano l’ambiente con un effetto tanto macabro quanto affascinante. Al centro della volta, un affresco settecentesco raffigura il Trionfo delle Anime, aggiungendo un tocco artistico al luogo.
Questo spazio non è solo una curiosità architettonica, ma anche un invito alla riflessione sulla caducità della vita e sulla spiritualità. Le ossa esposte non vogliono spaventare, ma ricordare la fragilità dell’esistenza e la speranza cristiana nella resurrezione.
San Bernardino alle Ossa è oggi visitabile e rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole scoprire un volto insolito e profondo di Milano. Un luogo dove arte, fede e storia si intrecciano in modo unico, lasciando un’impressione indelebile in chi lo visita.

Sei mai stato in questo luogo di Milano?
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Milano - Santuario di San Bernardino alle Ossa

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Questo è il sito ufficiale del santuario: sanbernardinoalleossa.it.

Per vedere tutte le foto che ho scattato nel santuario clicca qui:

Ecco dove si trova:

La chiesa di San Bernardino alle Ossa è una chiesa di Milano, situata in piazza Santo Stefano. Citata in passato anche come San Bernardino ai Morti, è particolarmente nota per la cappella ossario seicentesca, le cui pareti sono per gran parte ricoperte da ossa a formare vere e proprie decorazioni barocche.
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The Sanctuary of San Bernardino alle Ossa in Milan – Le sanctuaire de San Bernardino alle Ossa à Milan – El Santuario de San Bernardino alle Ossa en Milán – O Santuário de San Bernardino alle Ossa em Milão – Das Heiligtum San Bernardino alle Ossa in Mailand – Thánh địa San Bernardino alle Ossa ở Milan

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Riferimenti:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Bernardino_alle_Ossa
– https://www.milanodavedere.it/chiese-basiliche/san-bernardino-alle-ossa/
– https://www.storieurbane.it/santuario-di-san-bernardino-alle-ossa-mistero-storia-e-devozione-a-milano/

Dei coloratissimi fiori di ibisco

Dei coloratissimi fiori di ibisco

Dei coloratissimi fiori di ibisco.
Durante una visita al vivaio Gaggero, mi sono imbattuto in una vera meraviglia botanica: una collezione di ibischi dai colori sgargianti che sembravano dipinti dalla natura stessa. I toni accesi del rosso, dell’arancione e del giallo si mescolavano in un tripudio visivo che ha ispirato questo articolo.
Rosso passione: l’ibisco che infiamma lo sguardo. Nel vivaio, gli ibischi rossi spiccavano come fiamme tra il verde delle foglie. Le loro corolle ampie e vellutate trasmettevano energia e intensità, perfette per chi cerca un fiore che non passi inosservato.
Arancione solare: un tocco di allegria tropicale. L’ibisco arancione, fotografato tra le serre del Gaggero, sembrava catturare ogni raggio di sole. Questo colore caldo e vivace dona un senso di gioia e vitalità, ideale per ravvivare balconi e giardini.
Giallo luminoso: la delicatezza che illumina. Tra le varietà più sorprendenti, l’ibisco giallo si distingue per la sua eleganza discreta. Le sue sfumature dorate brillano alla luce naturale, creando un effetto luminoso e armonioso.
Il vivaio Gaggero non è solo un luogo dove acquistare piante: è uno spazio dove la bellezza floreale prende vita. Le mie fotografie scattate lì raccontano una storia di colori, profumi e passione per la natura. Ogni fiore è curato con attenzione, e l’atmosfera invita a rallentare e osservare.
Gli ibischi amano il sole e il terreno ben drenato. Con annaffiature regolari e una leggera potatura stagionale, possono fiorire per tutta l’estate. Sono piante resistenti, ma è bene proteggerle dal freddo intenso.

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Dei coloratissimi fiori di ibisco

Dei coloratissimi fiori di ibisco

Dei coloratissimi fiori di ibisco

Dei coloratissimi fiori di ibisco

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 50.

Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.

L’ibisco in Italia è, per antonomasia, l’Hibiscus syriacus, la specie ornamentale più diffusa, un arbusto a foglie caduche che fiorisce da luglio ad ottobre, molto diffuso in coltivazione come pianta ornamentale, nei giardini e come arredo urbano.
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Colorful hibiscus flowers – Fleurs d’hibiscus colorées – flores de hibisco de colores – Flores coloridas de hibisco – Bunte Hibiskusblüten – Hoa dâm bụt đầy màu sắc

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Riferimenti:
– https://www.repubblica.it/green-and-blue/2024/07/17/news/ibisco_coltivazione_cura_potatura_dove_posizionare-423213216/
– https://www.codiferro.it/prendersi-cura-dellibisco-quello-serve-sapere/
– https://ciclamino.it/piante-da-giardino/ibiscus-ibisco
– https://it.jardineriaon.com/ibisco-rosso.html
– https://www.edendeifiori.it/558/hibiscus-ibisco.php

La statua marmorea dell’Assunta a Sestri

La statua marmorea dell’Assunta a Sestri Levante

La statua marmorea dell’Assunta a Sestri Levante.
All’interno della Basilica di Santa Maria di Nazareth, nel cuore di Sestri Levante, si trova una delle opere scultoree più affascinanti della Riviera ligure: la statua marmorea dell’Assunta. Collocata sull’altare maggiore, questa scultura rappresenta la Vergine Maria portata in cielo, circondata da cherubini che sorreggono la Santa Casa di Nazareth. L’opera è attribuita allo scultore genovese Francesco Maria Schiaffino, attivo nel XVIII secolo, noto per la sua abilità nel modellare il marmo con eleganza e dinamismo.
La statua si distingue per la sua verticalità slanciata e per la raffinatezza delle pieghe del manto, che sembrano muoversi con leggerezza celeste. Il gruppo scultoreo è incorniciato da un altare in marmi policromi, databile al 1762, che ne esalta la solennità e la bellezza. L’intera composizione trasmette un senso di elevazione spirituale, in perfetta sintonia con l’atmosfera raccolta della basilica.
La presenza della casetta di Nazareth nella parte inferiore della statua è un dettaglio iconografico significativo: non si tratta solo di una rappresentazione dell’Assunta, ma di una celebrazione della Madonna di Nazareth, a cui la chiesa è dedicata. Questo particolare conferisce all’opera un’identità unica, legata profondamente alla devozione locale e alla storia della comunità.
La Basilica di Santa Maria di Nazareth, costruita a partire dal 1604, è uno dei principali luoghi di culto di Sestri Levante. Situata in Piazza Matteotti, accanto al municipio, è facilmente riconoscibile per la sua facciata bianca e per la posizione strategica sull’istmo che collega il centro storico alla penisola dell’“Isola”. La chiesa, con il suo mix di stile barocco e neoclassico, ospita numerose opere d’arte, ma la statua dell’Assunta rimane uno dei suoi tesori più preziosi.

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Foto scattate con Oppo Reno 12.

Ecco dove si trova la basilica:

The marble statue of the Assumption in Sestri Levante – La statue en marbre de l’Assomption à Sestri Levante – La estatua de mármol de la Asunción en Sestri Levante – A estátua de mármore da Assunção em Sestri Levante – Die Marmorstatue Mariä Himmelfahrt in Sestri Levante – Tượng Đức Mẹ Lên Trời bằng đá cẩm thạch ở Sestri Levante

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Riferimenti:
– https://en.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_di_Nazareth,_Sestri_Levante
– https://www.sestrilevanteligure.com/basilica-di-santa-maria-di-nazareth/

Sampdoria-Mantova 2025/2026

Sampdoria-Mantova 2025/2026

Sampdoria-Mantova 2025/2026, 2 novembre 2025 – 11° giornata di Serie B: 0 a 1.
Le foto, il tifo e le fototifo della partita.

Gradinata Sud ad inizio partita contro il Mantova by @Simone G.:

Striscione Gradinata Sud “Insieme a noi, canteranno da lassù” ad inizio partita contro il Mantova by @Simone G.:

Sampdoria-Mantova 2025/2026

Zoom immagini dello striscione Gradinata Sud “Ecco chi infanga la nostra storia, via questi infami dalla Sampdoria!” contro il Mantova by @Stefano:

Striscione Gradinata Sud “Ecco chi infanga la nostra storia, via questi infami dalla Sampdoria!” contro il Mantova by @Simone G.:

Sampdoria-Mantova 2025/2026

Fototifo dei tifosi del Mantova qui.

La Basilica dei Fieschi: gioiello medievale in Liguria

Basilica dei Fieschi: gioiello medievale nel cuore della Liguria

Basilica dei Fieschi: gioiello medievale nel cuore della Liguria.
Nel cuore della Liguria, tra le colline della Val Fontanabuona, sorge la Basilica dei Fieschi, uno dei più raffinati esempi di architettura romanico-gotica della regione. Costruita nel 1244 per volontà di Papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi, la basilica rappresenta un tributo alla potenza e al prestigio della famiglia Fieschi, una delle più influenti casate nobiliari genovesi del Medioevo.
La chiesa si distingue per la sua facciata bicroma, realizzata con fasce alternate di marmo bianco e ardesia, secondo lo stile tipico ligure. L’interno è sobrio ma elegante, con tre navate divise da colonne in marmo e capitelli scolpiti, che raccontano storie sacre e motivi vegetali. L’abside semicircolare e le decorazioni gotiche si fondono armoniosamente con la struttura romanica, creando un’atmosfera di raccoglimento e bellezza.
Il borgo di San Salvatore dei Fieschi, che ospita la basilica, conserva ancora oggi l’impianto medievale, con case in pietra, vicoli stretti e un senso di quiete che invita alla contemplazione. Ogni anno, in agosto, si tiene la rievocazione storica “Addio do Fantin”, che celebra il matrimonio tra Opizzo Fieschi e Bianca dei Bianchi, riportando il borgo indietro nel tempo con costumi, musiche e sapori d’epoca.
La basilica è aperta al pubblico e visitabile gratuitamente. È facilmente raggiungibile da Chiavari e Lavagna, ed è una meta ideale per chi ama l’arte, la storia e la spiritualità. Oltre alla sua funzione religiosa, il luogo ospita concerti, eventi culturali e visite guidate, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio locale.

Hai mai visitato questa bella chiesa?
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Basilica dei Fieschi: gioiello medievale nel cuore della Liguria

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 28.

Clicca qui per vedere tutte le foto scattate fuori e dentro la Basilica nel tempo:
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Eccovi anche un bel video che ho registrato all’interno della Basilica:

Dove si trova la basilica:

La basilica di San Salvatore dei Fieschi – conosciuta anche semplicemente come basilica dei Fieschi – è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di San Salvatore dei Fieschi, in piazza Innocenzo IV, nel comune di Cogorno nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Chiavari-Lavagna della diocesi di Chiavari. Ha la dignità di basilica minore.
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The Basilica of the Fieschi of San Salvatore – La Basilique des Fieschi de San Salvatore – La Basílica de los Fieschi de San Salvatore – A Basílica do Fieschi de San Salvatore – Die Basilika der Fieschi von San Salvatore – Vương cung thánh đường Fieschi của San Salvatore

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Riferimenti:
– https://www.comune.cogorno.ge.it/it/page/basilica-dei-fieschi
– https://www.addiodofantin.it
– https://www.touringclub.it/destinazione/localita/san-salvatore-dei-fieschi

Il Campo dei Frati di Chiavari

Il Campo dei Frati di Chiavari: cuore sportivo e sociale della città

Il Campo dei Frati di Chiavari: cuore sportivo e sociale della città.
Nel cuore di Chiavari, nascosto tra le vie del centro e il profilo del Santuario di Sant’Antonio, si trova un luogo che da oltre mezzo secolo rappresenta molto più di un semplice campo da calcio: il Campo dei Frati.
Situato in Via Trieste 76, il Campo dei Frati è un impianto sportivo dedicato al calcio a 5 e a 7, frequentato ogni giorno da giovani, adulti e appassionati di ogni età. Ma ciò che lo rende davvero speciale è il suo ruolo di punto di aggregazione sociale, dove lo sport diventa occasione di incontro, crescita e memoria collettiva.
Per oltre 50 anni, il campo è stato curato con amore e dedizione da Carmelo Entuli, per tutti semplicemente Vinicio. Figura storica e amatissima, Vinicio ha visto passare generazioni di ragazzi, accompagnandoli con discrezione e affetto. La sua scomparsa nel 2023 ha lasciato un vuoto profondo, ma anche un’eredità fatta di valori, sorrisi e partite giocate fino all’ultimo minuto di luce.
Il Campo dei Frati è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 23:30, ed è possibile prenotare i campi per partite tra amici, tornei amatoriali o eventi sportivi. La struttura è semplice ma funzionale, immersa in un contesto urbano che ne esalta il carattere autentico e popolare.

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Il Campo dei Frati di Chiavari: cuore sportivo e sociale della città

Il Campo dei Frati di Chiavari: cuore sportivo e sociale della città

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Dove si trova il campetto:

The Chiavari Friars’ Field: the city’s sporting and social heart – Le Champ des Frères de Chiavari : le cœur sportif et social de la ville – El Campo de los Frailes de Chiavari: el corazón deportivo y social de la ciudad – O Campo dos Frades de Chiavari: o coração desportivo e social da cidade – Das Chiavari Friars’ Field: das sportliche und soziale Herz der Stadt – Sân vận động Chiavari Friars: trung tâm thể thao và xã hội của thành phố

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Riferimenti:
– https://www.ilnuovolevante.it/attualita/chiavari-piange-vinicio-lo-storico-custode-del-campo-dei-frati/

Via Palestro a Sestri Levante: la via verso la Baia

Via Palestro a Sestri Levante: la via verso la Baia

Via Palestro a Sestri Levante: la via verso la Baia.
Nel cuore del centro storico di Sestri Levante, Via Palestro si snoda come un filo elegante che collega la vita quotidiana del borgo alla magia della Baia del Silenzio. È una strada lastricata, stretta e suggestiva, che conserva il fascino autentico della Liguria, con le sue case color pastello, le persiane verdi e i profumi che arrivano dalle cucine e dalle botteghe artigiane.
Passeggiare lungo Via Palestro significa immergersi nella storia di Sestri Levante, un tempo chiamata Segesta dai Liguri Tigulli. La via attraversa la parte più antica del borgo, quella che si sviluppa sulla “penisola”, un istmo che unisce la terraferma al promontorio affacciato sul mare. Questo tratto urbano è punteggiato da creuze, le tipiche stradine liguri che salgono e scendono tra le case, e che conducono verso scorci panoramici e angoli nascosti.
Via Palestro è anche il cammino verso la Baia del Silenzio, uno dei luoghi più fotografati e amati della Riviera. Chiamata così per la prima volta nel 1919 dal poeta Giovanni Descalzo, questa baia incanta per la sua quiete, la sabbia dorata e le barchette ormeggiate che sembrano galleggiare nel tempo. La strada che vi conduce è un invito alla lentezza, alla contemplazione, al piacere di scoprire un angolo di Liguria dove il rumore si ferma e parla solo il mare.
Lungo il percorso si incontrano piccoli negozi, gallerie d’arte, portoni antichi e scorci che raccontano la vita di un borgo che ha saputo conservare la sua identità. È facile immaginare poeti e pittori camminare qui, cercando ispirazione tra le ombre e le luci che danzano sui muri. Via Palestro non è solo una strada: è un’esperienza, un passaggio che unisce la quotidianità alla bellezza, il presente alla memoria.

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Via Palestro a Sestri Levante: la via verso la Baia

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 28.

Ecco il punto preciso in cui ho scattato:

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Riferimenti:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Sestri_Levante
– https://myclah.com/it/2021/01/22/sestri-levante-storia-sentieri-panoramici-e-aperitivi-con-vista/
– https://www.comune.sestri-levante.ge.it/vivere-il-comune/luoghi/il-centro-storico/
– https://www.e-borghi.com/borgo/sestri-levante/

Uno scorcio di Varese Ligure

Uno scorcio di Varese Ligure

Uno scorcio di Varese Ligure.
Tutte le volte che mi trovo nel pittoresco “Borgo Rotondo” scatto sempre molte foto agli angoli aratteristici che circondano il centro storico e piazza Fieschi.
Come questa bella scalinata sormontata da un bell’arco di sbatacchio.

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Uno scorcio di Varese Ligure

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 28.

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Ecco dove si trova la cittadina:

A glimpse of the alleys that lead to the center of Varese Ligure – Un aperçu des ruelles qui mènent au centre de Varese Ligure – Un vistazo a los callejones que conducen al centro de Varese Ligure – Um vislumbre dos becos que levam ao centro de Varese Ligure – Ein Blick auf die Gassen, die zum Zentrum von Varese Ligure führen – Một thoáng những con hẻm dẫn đến trung tâm Varese Ligure – 通往瓦雷泽利古雷市中心的小巷一瞥 – ヴァレーゼ・リーグレの中心部に通じる路地を垣間見る