La statua dedicata ai Buekorps a Bergen

La statua dedicata ai Buekorps a Bergen

La statua dedicata ai Buekorps a Bergen.
Bergen, la pittoresca città norvegese, è famosa per le sue tradizioni uniche e affascinanti. Tra queste, una delle più distintive è quella dei Buekorps, un’organizzazione giovanile che risale al XIX secolo. I Buekorps sono gruppi di ragazzi e ragazze che si dedicano a marce, esercitazioni e attività sociali, mantenendo viva una tradizione che ha radici profonde nella storia di Bergen.
I Buekorps sono nati intorno al 1850 come gruppi di giovani che si organizzavano per marciare e esercitarsi insieme. Questi gruppi erano inizialmente composti solo da ragazzi, ma nel corso degli anni hanno incluso anche le ragazze. Oggi, ci sono 14 Buekorps attivi a Bergen, ognuno con la propria storia e tradizioni.
Nel cuore di Bergen, una statua eretta in onore dei Buekorps celebra questa tradizione unica. La statua, situata in un giardino vicino al porto, rappresenta un giovane membro dei Buekorps genuflesso in uniforme. Questa scultura non solo rende omaggio ai giovani che partecipano ai Buekorps, ma anche alla storia e alla cultura di Bergen.
In città c’è persino il Buekorps Museum che offre una panoramica completa sulla storia e le attività dei Buekorps. Fondato nel 1977, il museo ospita una vasta collezione di oggetti, tra cui bandiere, medaglie, tamburi e sciabole, provenienti da tutti i Buekorps attivi e da alcuni ormai disciolti. Il museo è situato in Murhvelvingen, un edificio storico che ha resistito a numerosi incendi nel corso dei secoli.
La statua dei Buekorps e il museo sono simboli di unità e tradizione per la comunità di Bergen. Ogni anno, i Buekorps partecipano a eventi e parate, mantenendo viva una tradizione che unisce giovani di diverse origini e background. La statua serve come un promemoria visibile dell’importanza di questa tradizione e del ruolo che i Buekorps giocano nella vita culturale di Bergen.

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La statua dedicata ai Buekorps a Bergen

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Dove si trova la statua:

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Riferimenti:
– https://en.wikipedia.org/wiki/Buekorps_Museum
– https://en.visitbergen.com/things-to-do/buekorpsmuseet-boys-brigade-museum-p7523783
– https://www.buekorpsmuseet.no/ressurser/

La Basilica dei Fieschi di San Salvatore

La Basilica dei Fieschi di San Salvatore

La Basilica dei Fieschi di San Salvatore.
Conosciuta anche semplicemente come Basilica dei Fieschi, è un magnifico esempio di architettura romanico-gotica situata nella frazione di San Salvatore, nel comune di Cogorno, nella città metropolitana di Genova, Liguria.
La costruzione della basilica iniziò nel 1244, commissionata dal pontefice Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi, membro della nobile famiglia Fieschi. La decisione di erigere questo luogo di culto fu presa mentre il papa si trovava a Genova, diretto al Concilio di Lione. Durante il concilio, il borgo fiescano e l’intera contea furono attaccati dall’imperatore Federico II di Svevia, causando gravi danni. I lavori di riedificazione ripresero nel 1252 e la basilica fu consacrata dal pontefice Adriano V, Ottobuono Fieschi, nipote di Innocenzo IV.
La Basilica dei Fieschi rappresenta una transizione tra lo stile romanico e quello gotico. La struttura presenta elementi romanici come le robuste colonne della navata centrale e il portale decorato con pilastri. Al contempo, l’altitudine della navata, gli archi ogivali e la finestra a rosone sono caratteristiche tipiche del gotico. Il campanile quadrato, con finestre bifore, è un’aggiunta peculiare che arricchisce l’architettura della basilica.
La basilica ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo del territorio, fungendo da meta per i pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena. Nel 1860, la bellezza e l’importanza storica della basilica furono riconosciute con la sua inclusione come monumento nazionale. Oggi, la Basilica dei Fieschi è considerata uno degli edifici di culto romanici meglio conservati in Liguria.
Nel corso dei secoli, la basilica ha subito vari restauri, tra cui quelli del XIX secolo progettati dall’architetto Maurizio Dufour. Recenti interventi di conservazione negli anni ’90 hanno ulteriormente preservato la sua integrità storica e architettonica.
La Basilica dei Fieschi di San Salvatore non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della ricca storia e cultura della Liguria. La sua architettura unica e la sua storia affascinante continuano ad attrarre visitatori e studiosi da tutto il mondo.

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Dove si trova la basilica:

La basilica di San Salvatore dei Fieschi – conosciuta anche semplicemente come basilica dei Fieschi – è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di San Salvatore dei Fieschi, in piazza Innocenzo IV, nel comune di Cogorno nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Chiavari-Lavagna della diocesi di Chiavari. Ha la dignità di basilica minore.
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The Basilica of the Fieschi of San Salvatore – La Basilique des Fieschi de San Salvatore – La Basílica de los Fieschi de San Salvatore – A Basílica do Fieschi de San Salvatore – Die Basilika der Fieschi von San Salvatore – Vương cung thánh đường Fieschi của San Salvatore

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Particolari della facciata del Duomo di Spoleto

Particolari della facciata del Duomo di Spoleto

Particolari della facciata del Duomo di Spoleto.
Il Duomo di Spoleto, ufficialmente conosciuto come Cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno dei gioielli architettonici dell’Umbria. La sua facciata, un capolavoro di arte e ingegneria, racconta la storia di secoli di trasformazioni e influenze artistiche.
La facciata del Duomo di Spoleto è il risultato di lavori avvenuti a più riprese. Nel primo ordine, il portale centrale e quelli laterali si trovano all’interno di un portico rinascimentale realizzato tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo da Ambrogio di Antonio Barocci e dalla sua bottega. Ai lati, due pulpiti si affacciano sulla piazza, creando un effetto scenografico che accoglie i visitatori.
Il portale centrale, noto come Porta Paradisi, è uno dei massimi esempi di classicismo in età romanica. Sugli stipiti e sull’architrave, si può ammirare una pregevole decorazione scultorea che rappresenta scene bibliche e simboli cristiani. Questo portale non è solo un ingresso, ma un vero e proprio racconto scolpito nella pietra.
Nel secondo ordine della facciata, sono presenti cinque rosoni, realizzati entro la fine del XII secolo. Il rosone centrale, che misura circa quattro metri di diametro, è inserito in una cornice quadrata dove sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti. Questi rosoni non solo illuminano l’interno della cattedrale, ma aggiungono un tocco di eleganza e maestosità alla facciata.
Nel terzo ordine della facciata, suddiviso dal secondo attraverso una cornice marcapiano e archetti pensili, è decorato da tre archi a sesto acuto. Nell’arco centrale troneggia il mosaico realizzato nel 1207 dal mosaicista Solsterno. Questo mosaico, con i suoi colori vivaci e le sue intricate geometrie, è un esempio straordinario di arte medievale.
La facciata del Duomo di Spoleto è un libro aperto sulla storia e l’arte. Ogni dettaglio, ogni scultura, ogni decorazione racconta una parte della storia della città e della sua cattedrale. Passeggiare davanti a questa facciata è come fare un viaggio nel tempo, scoprendo le meraviglie che hanno affascinato generazioni di visitatori.

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Ecco il sito ufficiale: duomospoleto.it.

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Dove si trova il Duomo:

La cattedrale venne costruita tra il 1151 e il 1227 in luogo di un edificio preesistente; faceva parte della Vaita De Domo. Venne consacrata da Papa Innocenzo III nel 1198. Al suo interno, nell’abside, vi è il pregevole ciclo di affreschi di Filippo Lippi Storie della Vergine, dipinto negli ultimi anni di vita dell’artista, tra il maggio 1467 e il settembre 1469.
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Details of the facade of the Cathedral of Spoleto – Détails de la façade de la cathédrale de Spolète – Detalles de la fachada de la Catedral de Spoleto – Detalhes da fachada da Catedral de Spoleto – Details der Fassade der Kathedrale von Spoleto – Chi tiết mặt tiền Nhà thờ Spoleto

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Riferimenti:
– https://www.duomospoleto.it/luoghi/duomo.html
– https://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Spoleto

La Rundetaarn, la torre rotonda di Copenaghen

La Rundetaarn, la torre rotonda di Copenaghen

La Rundetaarn, la torre rotonda di Copenaghen.
La Rundetaarn, conosciuta anche come la Torre Rotonda, è uno dei monumenti più iconici di Copenaghen. Costruita nel XVII secolo, questa torre è un esempio straordinario di architettura barocca olandese e rappresenta un pezzo importante della storia danese.
La costruzione della Rundetaarn iniziò nel 1637 e fu completata nel 1642 sotto la guida del re Cristiano IV di Danimarca. Progettata dall’architetto Hans van Steenwinckel il Giovane, la torre fu originariamente concepita come osservatorio astronomico. La sua scala elicoidale, composta da 7,5 giri, conduce alla piattaforma panoramica situata a 34,8 metri di altezza, offrendo una vista mozzafiato sui tetti di Copenaghen.
Oltre a essere un osservatorio, la Rundetaarn fa parte del complesso Trinitatis, che include anche una cappella e una biblioteca accademica. La biblioteca fu la prima struttura della Biblioteca dell’Università di Copenaghen, fondata nel 1482. La torre ha ospitato numerosi eventi culturali e scientifici nel corso dei secoli, diventando un punto di riferimento per la comunità locale e i visitatori.
La Rundetaarn è avvolta da numerose curiosità e leggende. Si dice che Hans Christian Andersen, il famoso scrittore di fiabe, abbia visitato la torre molte volte e abbia utilizzato i libri della biblioteca universitaria. Inoltre, la torre è famosa per la sua rampa a spirale, che ha permesso persino a un’automobile di salire fino alla cima durante un evento speciale.
Oggi, la Rundetaarn continua a essere un luogo di grande interesse. I visitatori possono esplorare l’osservatorio, partecipare a mostre e concerti, e godere della vista panoramica dalla piattaforma superiore. La torre è aperta al pubblico e offre un’esperienza unica che combina storia, cultura e scienza.

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La Rundetaarn, la torre rotonda di Copenaghen

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Dove si trova la torre:

La Torre Rotonda (in danese: Rundetårn), storicamente Stellaburgis Hafniens, è una torre risalente al XVII secolo collocata nel centro di Copenaghen. Nata come osservatorio astronomico, la Rundetårn è una delle molte strutture volute da Cristiano IV di Danimarca. È nota per la sua grande scalinata, un camminamento elicoidale tanto largo da permettere il passaggio a dei cavalli, che porta fino alla cima della torre. La torre è alta 34,8 metri e dalla vetta è possibile scorgere molte strutture iconiche della città: si vedono la torre del municipio, la guglia con le code di drago della Borsa, la Vor Frelsers Kirke e molto altro.
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The Rundetaarn, the round tower of Copenhagen – Le Rundetaarn, la tour ronde de Copenhague – La Rundetaarn, la torre redonda de Copenhague – O Rundetaarn, a torre redonda de Copenhaga – Der Rundetaarn, der runde Turm von Kopenhagen – Rundetaarn, tháp tròn của Copenhagen

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Riferimenti:
– https://www.rundetaarn.dk/en/front-page/
– https://en.wikipedia.org/wiki/Rundetaarn

Il ponte Vittorio Emanuele II a Roma

Il ponte Vittorio Emanuele II a Roma

Il ponte Vittorio Emanuele II a Roma.
Il Ponte Vittorio Emanuele II è uno dei ponti più iconici di Roma, situato sul fiume Tevere. Questo ponte collega il centro storico di Roma con il rione Borgo e la Città del Vaticano, offrendo una vista spettacolare sulla Basilica di San Pietro e Castel Sant’Angelo.
Progettato dall’architetto Ennio De Rossi nel 1886, la costruzione del ponte iniziò nel 1889 ma fu interrotta poco dopo. I lavori ripresero nel 1908 e il ponte fu finalmente inaugurato il 5 giugno 1911, in occasione dell’Esposizione Universale e del 50° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia. Il ponte prende il nome dal primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e rappresenta un tributo alla sua figura storica.
Il ponte è lungo 108 metri e largo 20 metri, ed è composto da tre archi in muratura. Le estremità del ponte sono decorate con quattro gruppi scultorei in travertino e quattro Vittorie alate in bronzo, che rappresentano le virtù di Vittorio Emanuele II. Queste sculture furono realizzate da artisti rinomati come Giuseppe Romagnoli, Italo Griselli, Giovanni Nicolini e Cesare Reduzzi.
Oltre alla sua funzione pratica di collegamento tra due importanti aree di Roma, il Ponte Vittorio Emanuele II è un simbolo di unità e progresso. La sua posizione strategica e le sue decorazioni artistiche lo rendono una meta imperdibile per turisti e residenti che desiderano immergersi nella storia e nella bellezza di Roma.
Il Ponte Vittorio Emanuele II é un vero e proprio monumento che racconta una parte importante della storia italiana. Passeggiando su questo ponte, si può ammirare la maestosità di Roma e riflettere sul passato glorioso del paese.

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Il ponte Vittorio Emanuele II a Roma

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Ecco dove si trova il ponte:

Ponte Vittorio Emanuele II (dal 2015 ponte Vittorio Emanuele Secondo), comunemente noto come ponte Vittorio, è un ponte sul fiume Tevere, nella città di Roma, e collega piazza Pasquale Paoli, nel rione Ponte, al lungotevere Vaticano (Borgo). Costruito su progetto dell’architetto Ennio De Rossi del 1886, fu denominato ponte Vittorio Emanuele quando ancora non era stato costruito. I lavori furono presto interrotti e ripresi solamente nel 1908 e inaugurato una prima volta il 5 maggio 1911, in occasione del cinquantenario dell’Unità d’Italia, quindi nuovamente il 28 aprile 1912, alla posa definitiva dei gruppi in travertino.
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The Vittorio Emanuele II Bridge in Rome – Le pont Vittorio Emanuele II à Rome – El puente Vittorio Emanuele II en Roma – A ponte Vittorio Emanuele II, em Roma – Die Vittorio-Emanuele-II-Brücke in Rom – Cầu Vittorio Emanuele II ở Rome

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Riferimenti:
– https://turismoroma.it/it/luoghi/ponte-vittorio-emanuele-ii

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice.
Il Monumento alla Costituzione del 1812, noto anche come “Monumento a la Pepa”, è situato nella storica Plaza de España a Cadice, Spagna. Questo monumento è stato eretto per commemorare la promulgazione della Costituzione di Cadice del 1812, un documento fondamentale nella storia spagnola che ha segnato l’inizio del liberalismo e dei diritti civili nel paese.
La Costituzione del 1812, conosciuta affettuosamente come “La Pepa”, è stata promulgata il 19 marzo 1812 dalle Cortes di Cadice durante l’occupazione napoleonica. Questo documento rappresentava un passo avanti verso la monarchia costituzionale, limitando i poteri del re e stabilendo principi come la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile e la libertà d’impresa.
Il monumento, inaugurato nel 1912 per celebrare il centenario della Costituzione, è un’opera maestosa che combina elementi architettonici e scultorei. Al centro si erge un obelisco, simbolo di stabilità e durata, circondato da figure allegoriche che rappresentano i valori della Costituzione: libertà, uguaglianza e sovranità del popolo.
Le sculture presenti sul monumento includono rappresentazioni di importanti figure dell’epoca e simboli che riflettono lo spirito del periodo. Tra queste, spiccano le statue che simboleggiano la giustizia e la saggezza, elementi fondamentali per la costruzione di una società giusta e libera.
Situato nella pittoresca Plaza de España, il monumento è circondato da edifici storici e piante esotiche, creando un’atmosfera che invita alla riflessione e alla contemplazione. La piazza stessa è un luogo di grande importanza storica e culturale, rendendo il monumento un punto di riferimento significativo per residenti e visitatori.

Sei mai stata/o a Cadice?
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Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

Particolari del Monumento alla Costituzione a Cadice

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Ecco dove si trova il monumento:

La costituzione spagnola del 1812, nota anche come la Costituzione di Cadice o La Pepa, è la carta costituzionale promulgata il 19 marzo del 1812 dalle Cortes, il parlamento iberico, in opposizione all’occupazione napoleonica e al regime di Giuseppe Bonaparte. Stabiliva la monarchia costituzionale con la limitazione dei poteri del re, la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile, la libertà d’impresa.
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Details of the Monument to the Constitution in Cadiz – Détails du Monument à la Constitution de Cadix – Detalles del Monumento a la Constitución en Cádiz – Detalhes do Monumento à Constituição em Cádis – Details zum Verfassungsdenkmal in Cadiz – Thông tin chi tiết về Đài tưởng niệm Hiến pháp ở Cadiz

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Riferimenti:
– https://www.secondastellaadovest.com/2025/01/30/cadice-andalusia-cosa-vedere/

Differenti vedute della Marmorkirken a Copenaghen

Differenti Vedute della Marmorkirken a Copenaghen

Differenti vedute della Marmorkirken a Copenaghen.
La Marmorkirken, conosciuta anche come Chiesa di Federico (Frederiks Kirke), è uno dei monumenti più iconici di Copenaghen. Situata nel quartiere di Frederiksstaden, questa chiesa evangelica luterana è famosa per la sua maestosa cupola verde chiaro, ispirata alla Basilica di San Pietro a Roma.
La costruzione della Marmorkirken iniziò nel 1749 sotto la direzione dell’architetto Nicolai Eigtved, ma fu completata solo nel 1894 grazie ai finanziamenti di Carl Frederik Tietgen. La chiesa è principalmente costruita in marmo norvegese, con alcune parti in pietra calcarea.
La Marmorkirken offre diverse prospettive affascinanti. Dall’esterno, la sua cupola imponente, sostenuta da 12 colonne, domina il paesaggio urbano. La vista dalla piazza antistante, con il Palazzo di Amalienborg sullo sfondo, è particolarmente suggestiva. La cupola, visibile da vari punti della città, crea un contrasto affascinante con gli edifici circostanti.
All’interno, la Marmorkirken è altrettanto impressionante. La navata centrale, con i suoi dipinti e vetri colorati, conduce alla cupola, che vista dall’interno ha un effetto mozzafiato. L’altare e gli affreschi aggiungono un tocco di solennità e bellezza artistica.
Una delle esperienze più memorabili è salire sulla cupola della Marmorkirken. Da qui, si può godere di una vista panoramica su Copenaghen, che include le isolette più piccole e i principali monumenti della città. La salita alla cupola è disponibile durante i fine settimana e offre un’opportunità unica per ammirare la città dall’alto.
La Marmorkirken è aperta al pubblico tutti i giorni, con orari variabili per la visita alla cupola. L’ingresso alla chiesa è gratuito, mentre per salire sulla cupola è richiesto un piccolo contributo. La chiesa è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, inclusi bus e metro.

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Ecco dove si trova la chiesa:

La Frederiks Kirke (chiesa di Federico in danese), meglio nota come Marmorkirken (Chiesa marmorea) è una delle chiese di Copenaghen, capitale della Danimarca. L’edificio ha la più grande cupola di tutta la Scandinavia con un diametro di 31 m e poggia su 12 colonne, ispirata alla più celebre cupola di San Pietro di Roma.
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Riferimenti:
– https://copenaghen.it/cosa-vedere/marmorkirken/
– https://blog.volopiuhotel.com/visitare-la-marmorkirken-di-copenaghen/
– https://luoghidavedere.it/luoghi-da-vedere-allestero/cosa-vedere-danimarca/itinerario-copenaghen-1-giorno_7205

I portici e la Basilica di Santo Stefano in via Venti

I portici e la Basilica di Santo Stefano in via Venti

I portici e la Basilica di Santo Stefano in via Venti.
Quando passeggio per via Venti Settembre a Genova, passando sotto ai portici lato mare (diciamo) la vista coglie sempre la bella Basilica di Santo Stefano ed i portici che la “sorreggono”.
Il fascino dello stile bicolore forse impreziosisce lo scorcio.

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I portici e la Basilica di Santo Stefano in via Venti

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Dove ho scattato la foto:

La chiesa di Santo Stefano (o abbazia di Santo Stefano) è uno dei più noti luoghi di culto cristiani di Genova, e la sua comunità parrocchiale fa parte del Vicariato di Carignano – Foce dell’arcidiocesi di Genova. Situata su un’altura che sovrasta la centralissima via XX Settembre è stata uno degli esempi maggiormente significativi dell’architettura romanica presenti nel capoluogo ligure. In questa chiesa venne battezzato Cristoforo Colombo e si ritiene che venne battezzato anche il giovane Balilla.
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The porticoes and the Basilica of Santo Stefano in via XX in Genoa – Les portiques et la basilique de Santo Stefano dans la via XX à Gênes – Los pórticos y la Basílica de Santo Stefano en via XX en Génova – Os pórticos e a Basílica de Santo Stefano na via XX em Génova – Die Portiken und die Basilika Santo Stefano in der Via XX in Genua – Các mái cổng và Vương cung thánh đường Santo Stefano qua XX ở Genoa

Un portone in Via del Carmine a Milano

L'ingresso del Comando Militare Esercito Lombardia in Via del Carmine a Milano

L’ingresso del Comando Militare Esercito Lombardia in Via del Carmine a Milano.
Passeggiando nelle vie del centro di Milano mi sono imbattuto in questo portone decorato con statue militari e a fianco la targe recitava: “Comando Militare Esercito Lombardia”.
Via del Carmine è una strada situata nel cuore di Milano, caratterizzata da edifici storici e un’atmosfera affascinante. La via è conosciuta per la sua tranquillità e per la presenza di numerosi negozi e attività commerciali che la rendono un luogo vivace e frequentato. La posizione centrale di Via del Carmine permette un facile accesso ai principali punti di interesse della città, rendendola una zona molto apprezzata sia dai residenti che dai visitatori.
L’edificio del CME Lombardia, situato in questa via, è facilmente riconoscibile per la sua architettura imponente e la presenza di personale militare altamente qualificato. Il CME Lombardia è costantemente impegnato nella ricerca di sinergie con gli enti locali per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Tra questi servizi, spiccano le attività di documentazione e supporto amministrativo, che sono essenziali per il funzionamento efficiente delle operazioni militari.
Il Comando Militare Esercito (CME) Lombardia, situato in Via del Carmine 8 a Milano, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le attività militari nella regione. Questo comando territoriale della Regione Militare Nord è responsabile di numerose funzioni, tra cui il reclutamento, le forze di completamento e la promozione e pubblica informazione sul territorio lombardo.

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Dove si trova via del Carmine:

Nel XII secolo un gruppo di monaci cattolici vi si ritirò incominciando una vita di contemplazione: da questi monaci nacque l’Ordine del Carmelo, appartenente al culto cattolico. La festa liturgica della Beata Vergine Maria del monte Carmelo (uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, anche nella sua variante del Carmine attraverso l’equivalente spagnolo Carmen), fu istituita per commemorare quest’apparizione mariana e si celebra il 16 luglio.
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The entrance of the Lombardy Army Military Command in Via del Carmine in Milan – L’entrée du commandement militaire de l’armée lombarde dans la Via del Carmine à Milan – La entrada del Comando Militar del Ejército de Lombardía en Via del Carmine en Milán – A entrada do Comando Militar do Exército da Lombardia na Via del Carmine, em Milão – Der Eingang des Militärkommandos der lombardischen Armee in der Via del Carmine in Mailand – Lối vào của Bộ chỉ huy quân sự quân đội Lombardy ở Via del Carmine ở Milan

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Riferimenti:
– https://www.esercito.difesa.it/organizzazione/capo-di-sme/COMFOTER/Comando-Truppe-Alpine/CME-Lombardia
– https://www.difesa.it/protocollo/aoo-difesa/esercito/e24469/35396.html

Il Chiostro di San Domenico a Bevagna

Il Chiostro di San Domenico a Bevagna

Il Chiostro di San Domenico a Bevagna.
Il Chiostro di San Domenico, situato nel cuore di Bevagna, è un luogo di grande fascino e storia. Questo chiostro fa parte del complesso della Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo, costruita nel 1291 su un antico oratorio dedicato a San Giorgio. Il chiostro è decorato con affreschi che raccontano la vita del Beato Giacomo Bianconi, figura centrale nella ricostruzione del paese dopo l’assedio delle truppe imperiali di Federico II.
Passeggiando nel chiostro, si possono ammirare le opere di Giovanbattista Pacetti, risalenti al XVII secolo, che narrano episodi significativi della vita del Beato Giacomo. L’atmosfera tranquilla e contemplativa del chiostro offre un rifugio perfetto per chi cerca un momento di pace e riflessione.
La Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo, adiacente al chiostro, è anch’essa ricca di storia e arte. Al suo interno, si trovano affreschi del XIV secolo e sculture lignee della fine del XIII secolo, tra cui una Madonna con il Bambino e un Crocifisso miracoloso. L’altare maggiore conserva l’urna con il corpo del Beato Giacomo, mentre l’antico sarcofago è murato nella parete d’ingresso della chiesa.
Il Chiostro di San Domenico è un luogo che merita di essere visitato per la sua bellezza artistica e il suo valore storico. Bevagna, con i suoi tesori nascosti, continua a incantare i visitatori con la sua ricca eredità culturale.

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Il Chiostro di San Domenico a Bevagna

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Ecco dove si trova il chiostro:

Sorse su un antico oratorio dedicato a San Giorgio, donato dal Comune al Beato Giacomo Bianconi nel 1291. In segno di riconoscimento per il ruolo fondamentale da lui svolto nella ricostruzione del paese, seguita all’assedio delle truppe imperiali di Federico II, egli ottenne di poter collocare il convento in posizione centrale: nella piazza accanto al palazzo dei Consoli.
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The Cloister of San Domenico in Bevagna – Le cloître de San Domenico à Bevagna – El Claustro de San Domenico en Bevagna – O Claustro de San Domenico em Bevagna – Der Kreuzgang von San Domenico in Bevagna – Tu viện San Domenico ở Bevagna

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