Un vicolo del colorato borgo di Burano. Passeggiando per la meravigliosa isola di Burano, poco distante da Venezia, ho scattato moltissime foto di cui questa é una delle ultime che avevo ancora in archivio.
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Ecco dove si trova l’isola:
Burano è un centro abitato di 2 270 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano. Continua e approfondisci su Wikipedia
An alley in the colorful village of Burano – Une ruelle dans le village coloré de Burano – Un callejón en el colorido pueblo de Burano – Um beco na colorida aldeia de Burano – Eine Gasse im farbenfrohen Dorf Burano – Một con hẻm ở ngôi làng đầy màu sắc Burano
L’Archivolto di San Giovanni il Vecchio a Genova. Passeggiando attorno alla Cattedrale di Genova (San Lorenzo) e volendo andare verso la chiesa di San Matteo, si puó passare sotto a questo bell’archivolto. Uno dei tanti del centro storico di Genova.
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The Archivolt of San Giovanni il Vecchio in Genoa – L’archivolte de San Giovanni l’Ancien à Gênes – La Arquivolta de San Giovanni el Viejo en Génova – A Arquivolta de San Giovanni, o Velho, em Génova – Die Archivolte von San Giovanni d.Ä. in Genua – Văn phòng lưu trữ của San Giovanni the Elder ở Genoa
Vico Emanuele Gonzales a Chiavari. Uno dei vicoli che incrociano con il caruggio dritto di Chiavari fotografato con alle spalle piazza Fenice. Dedicato ad un benefattore di Chiavari, Emanuele Gonzales, che sostenne con un importante lascito testamentario la Società Econimica chiavarese.
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Gli archi nei vicoli del borgo di Spello in Umbria. Mi affascinano gli archi che spesso, nei piccoli borghi storici, sono posti come rinforzo tra un palazzo e l’altro. In architettura sono chiamati archi di sbatacchio e amo fotografarli. Questo era un vicoletto del borgo di Spell, splendido borgo umbro.
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Ecco dove si trova il borgo:
Spello (Hispellum in latino) è un comune italiano della provincia di Perugia in Umbria. Fa parte del circuito de I borghi più belli d’Italia e si fregia del marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera arancione, conferito dal Touring Club Italiano. Spello fu fondata dagli Umbri per poi essere denominata Hispellum in epoca romana; fu poi iscritta alla tribù Lemonia. Successivamente dichiarata “Colonia Giulia” da Cesare e “Splendidissima Colonia Julia” da Augusto, poiché lo supportò nelle guerra di Perugia; dopo la vittoria di Augusto, lui stesso cedette a Hispellum buona parte dei territori governati da Perusia e il dominio della città spellana si estese fino alle sorgenti del Clitunno, che erano prima sotto il possesso di Mevania. Più tardi fu chiamata “Flavia Costante” da Costantino. L’antica Spello era considerata una delle più importanti città nell’Umbria romana. Continua e approfondisci su Wikipedia
The arches in the alleys of the village of Spello in Umbria – Les arches dans les ruelles du village de Spello en Ombrie – Los arcos en las callejuelas del pueblo de Spello en Umbría – Os arcos nas ruelas da aldeia de Spello, na Úmbria – Die Bögen in den Gassen des Dorfes Spello in Umbrien – Những mái vòm trong các con hẻm của làng Spello ở Umbria
La bella piazza di Soziglia nel centro storico di Genova. Nel cuore del centro storico di Genova, tra vicoli stretti e palazzi antichi, si trova la suggestiva Piazza di Soziglia. Questo angolo della città è un vero e proprio scrigno di storia e tradizioni, un luogo dove il passato e il presente si fondono in un’atmosfera unica. Piazza di Soziglia è stata per secoli uno dei principali mercati cittadini. Fino al XVII secolo, la piazza brulicava di attività commerciali, con bancarelle e botteghe che vendevano ogni sorta di merce. Nel XVIII secolo, la piazza divenne un centro mondano, ospitando i caffè più frequentati della città. Ancora oggi, passeggiando per la piazza, si possono ammirare le antiche caffetterie e confetterie che conservano gli arredi dell’epoca. La piazza è circondata da edifici storici che raccontano la ricca storia di Genova. Tra questi, spiccano le botteghe storiche come la confetteria Romanengo, fondata nel 1780, e la pasticceria Klainguti, amata dal celebre compositore Giuseppe Verdi. Non mancano le edicole votive, tra cui quella della Mater Salutis e quella di San Giovanni Battista, che aggiungono un tocco di sacralità al luogo. Piazza di Soziglia è anche un importante crocevia di strade nobili. Da qui si diramano vie come Via Luccoli, una delle strade più eleganti di Genova, che conduce a Piazza Fontane Marose, dove si affacciano splendidi palazzi dei Rolli, patrimonio dell’umanità UNESCO. Questa connessione tra le diverse parti del centro storico rende la piazza un punto di passaggio obbligato per chiunque voglia esplorare la città. Visitare Piazza di Soziglia significa immergersi nella storia e nella cultura di Genova. Ogni angolo della piazza racconta una storia, ogni edificio conserva tracce di un passato glorioso. Che si tratti di fare una pausa in uno dei caffè storici, di ammirare le architetture antiche o semplicemente di passeggiare tra i vicoli, Piazza di Soziglia offre un’esperienza unica e indimenticabile.
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The beautiful square of Soziglia in the historic center of Genoa – La belle place de Soziglia dans le centre historique de Gênes – La hermosa plaza de Soziglia en el centro histórico de Génova – A bela praça de Soziglia, no centro histórico de Génova – Der wunderschöne Platz Soziglia im historischen Zentrum von Genua – Quảng trường Soziglia xinh đẹp ở trung tâm lịch sử của Genoa
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L’interno della chiesa di San Luca nel cuore di Genova. Nel cuore del centro storico di Genova, la Chiesa di San Luca rappresenta un gioiello del barocco genovese. Fondata nel 1188 da Oberto Spinola, la chiesa è stata riedificata nel XVII secolo, mantenendo il suo fascino storico e artistico. L’interno della Chiesa di San Luca è un tripudio di arte e decorazione. Le opere di Domenico Piola, Filippo Parodi e Giovanni Benedetto Castiglione, noto come il Grechetto, adornano le pareti e gli altari. Piola, maestro dell’affresco, ha creato scene vivide e dettagliate che catturano l’occhio e l’immaginazione. Tra le opere più significative troviamo l’Adorazione dei pastori del Grechetto, un capolavoro che illumina l’altare maggiore. Le sculture di Filippo Parodi, tra cui l’Immacolata e il Cristo deposto, aggiungono una dimensione tridimensionale alla bellezza della chiesa. La decorazione interna è un esempio straordinario di armonia tra architettura, pittura e scultura. Le tecniche di trompe-l’œil utilizzate da Anton Maria Haffner creano illusioni ottiche che ampliano lo spazio e aggiungono profondità visiva. Oggi, la Chiesa di San Luca continua a essere un luogo di culto attivo, legato alla nobile famiglia Spinola. Ogni membro della famiglia, ovunque si trovi nel mondo, mantiene un legame speciale con questa chiesa, che rappresenta un pezzo importante della loro storia e identità.
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L’interno della chiesa ha pianta a croce greca con l’unica navata leggermente allungata e terminante con un’abside semicircolare. L’altare maggiore in marmo è opera di Daniello Solaro (1649), autore anche dei numerosi ornamenti in marmo che arricchiscono il tempio. Le volte e le pareti della chiesa presentano un ciclo di affreschi, realizzati nell’ultimo decennio del Seicento da Domenico Piola con la collaborazione del figlio Paolo Gerolamo e del quadraturista Antonio Maria Haffner, autore delle cornici e delle architetture dipinte. Continua e approfondisci su Wikipedia
The interior of the church of San Luca in the heart of Genoa – L’intérieur de l’église de San Luca au coeur de Gênes – El interior de la iglesia de San Luca en el corazón de Génova – O interior da igreja de San Luca, no coração de Génova – Das Innere der Kirche San Luca im Herzen von Genua – Nội thất nhà thờ San Luca ở trung tâm Genoa
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Gli archi di sbatacchio in un vicolo di Spoleto, il borgo in Umbria. Spoleto, un incantevole borgo situato nel cuore dell’Umbria, è una città ricca di storia, arte e cultura. Passeggiando per i suoi vicoli stretti e tortuosi, si possono scoprire angoli nascosti che raccontano storie di epoche passate. Tra questi, gli archi che adornano i vicoli di Spoleto sono tra i più affascinanti e caratteristici. Gli archi risalgono a diverse epoche storiche, dal periodo romano al medioevo. Queste strutture architettoniche non solo aggiungono un tocco di bellezza ai vicoli, ma servivano anche a scopi pratici, come il sostegno di edifici e la creazione di passaggi coperti. Ogni arco ha una sua storia unica e rappresenta un pezzo del ricco mosaico storico della città. Sono spesso realizzati con materiali locali, come la pietra calcarea, che conferisce loro un aspetto rustico e autentico. Alcuni archi sono decorati con dettagli scolpiti, mentre altri sono semplici e funzionali. La varietà di stili architettonici riflette le diverse influenze culturali che hanno attraversato la città nel corso dei secoli. Passeggiare per i vicoli di Spoleto è un’esperienza unica. Gli archi creano giochi di luce e ombra che cambiano con il passare delle ore, offrendo scorci pittoreschi e atmosfere suggestive. Ogni angolo del borgo riserva sorprese, come piccole piazze, fontane e antiche abitazioni che sembrano uscite da un’altra epoca. Spoleto è molto più di un semplice borgo medievale. La città ospita numerosi monumenti e luoghi di interesse, come il Duomo di Spoleto, la Rocca Albornoziana e il Ponte delle Torri. Ogni anno, Spoleto diventa anche il palcoscenico del Festival dei Due Mondi, un evento culturale di fama internazionale che attira artisti e visitatori da tutto il mondo. Gli archi rappresentano una delle tante meraviglie che questa città umbra ha da offrire. Esplorare questi angoli nascosti significa immergersi nella storia e nella bellezza di un luogo che ha saputo conservare intatta la sua autenticità nel corso dei secoli. Una visita a Spoleto è un viaggio nel tempo, un’esperienza che lascia un ricordo indelebile nel cuore di chi la vive.
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Dove si trova Spoleto:
Il toponimo di Spoleto deriverebbe dalla congiunzione delle parole greche Spao e Lithos (Σπαω-λιθος), ovvero sasso-staccato: in altre parole il colle Sant’Elia (ovvero “il colle del sole”) su cui è sorta la città sarebbe stato interpretato come il resto di una frana staccatasi dal Monteluco, ma tale teoria non è stata mai confermata. Spoleto è centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze di insediamenti risalgono almeno all’età del bronzo finale (XII-XI secolo a.C.): i reperti di maggiore interesse sono venuti alla luce alla sommità e sui pendii del colle Sant’Elia, dove molti secoli più tardi sorgerà la Rocca Albornoziana. Continua e approfondisci sul sito del Comune
The sbatacchio arches in an alley of Spoleto, the village in Umbria – Les arches cliquetantes dans une ruelle de Spolète, le village de l’Ombrie – Los arcos traqueteantes en un callejón de Spoleto, el pueblo de Umbría – Os arcos barulhentos num beco de Spoleto, a aldeia da Úmbria – Die klappernden Bögen in einer Gasse von Spoleto, dem Dorf in Umbrien – Những mái vòm rung chuyển trong một con hẻm ở Spoleto, ngôi làng ở Umbria
Un vicolo del centro storico di Cadice in Spagna. I vicoli del centro storico di questa cittadina spagnola hanno tutto il fascino tipico delle città nate attorno ad un porto. Anche se lo stile delle case è molto differente gli scorci mi ricordano moltissimo i caruggi del centro di Genova.
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Ecco dove si trova la città:
Si tratta probabilmente della più antica città fondata nell’occidente dell’area mediterranea dai Fenici nell’XI secolo a.C., anche se oggi si fa risalire ufficialmente la sua nascita alla fine dell’VIII secolo a.C. Fondata con il nome originale di Gadir (in fenicio : Gdr, fortezza, con la stessa etimologia di Agadir in Marocco) su quello che in passato era un piccolo arcipelago e ora una sola isola, per sfruttare le ricche vie di traffico con l’Oceano Atlantico nel commercio del rame e dello stagno. Nell’antica Grecia era conosciuta come Gadeira e ai tempi dell’impero romano come Gades da cui deriva il gentilizio attuale di gaditano. Continua e approfondisci su Wikipedia
An alley in the historic center of Cadiz in Spain – Une ruelle dans le centre historique de Cadix en Espagne – Un callejón en el centro histórico de Cádiz en España – Um beco no centro histórico de Cádis, Espanha – Eine Gasse im historischen Zentrum von Cadiz in Spanien – Một con hẻm ở trung tâm lịch sử của Cadiz ở Tây Ban Nha
Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola. Nel cuore di Genova, in Via degli Orefici, si trova uno dei portali più affascinanti della città: Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola. Questo portale cinquecentesco, attribuito al maestro Giacomo Della Porta, è un vero capolavoro di scultura e simbolismo. Il portale è decorato con due imponenti telamoni che poggiano su teste mostruose: una leonina e una umana ringhiante. A sinistra, un Ercole barbuto, avvolto nella pelle del leone Nemeo, regge la sua famosa clava, ottenuta da un ulivo selvatico del monte Elicona. A destra, un contadino glabro con volto rilassato, anch’esso con una clava in mano. Alla base dei telamoni, due rilievi raffigurano Ercole: uno seduto con la clava e l’altro in piena lotta con un leone. Le metope del portale presentano elmi con testine urlanti, clipei e bucrani alternati a triglifi a mensola. Al centro, spicca l’enigmatica testa di Medusa alata. Sulla trabeazione, due eleganti figure femminili con drappeggi e anfore ai lati incorniciano un mascherone baffuto, posto in sostituzione dell’originale stemma di famiglia, asportato durante il periodo napoleonico. Questo portale non è solo un esempio di maestria artistica, ma anche un simbolo della ricca storia di Genova e delle sue tradizioni. Passeggiando per Via degli Orefici, non si può fare a meno di ammirare questo tesoro nascosto, che racconta storie di eroi mitologici e di un passato glorioso.
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Per i genovesi è noto come le Fatiche di Ercole ed è lo spettacolare portone di Palazzo Gio Batta Spinola al civ. n. 7 di Via Orefici. Il cinquecentesco portale è attribuito al maestro Giacomo Della Porta: sugli stipiti due telamoni poggiano su teste mostruose (una leonina ed una umana ringhiante). Continua e approfondisci su Amezena
The Labours of Hercules at Palazzo Gio Batta Spinola – Les travaux d’Hercule au Palazzo Gio Batta Spinola – Los trabajos de Hércules en el Palazzo Gio Batta Spinola – Os Trabalhos de Hércules no Palazzo Gio Batta Spinola – Die Taten des Herkules im Palazzo Gio Batta Spinola – Công trình của Hercules tại Palazzo Gio Batta Spinola
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale. Riferimenti: – https://www.amezena.net/edicole-e-portali/le-fatiche-di-ercole/ – https://www.amezena.net/i-caruggi/via-degli-orefici/
Un paio di foto del borgo di Boccadasse a Genova. Diverso tempo fa ormai ho scattato queste foto e visitato il bel borgo di Boccadasse nel Levante cittadino. Il bel borgo, che si affaccia sul mare, è molto piccolo e attraversato da un paio di vicoli molto caratteristici.
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Tutte le foto che ho scattato nel borgo, in diverse visite, sono qui:
Dove si trova il borgo:
Boccadasse (Boca d’azë o Bocadâze in genovese) è un antico borgo marinaro della città di Genova, che fa parte del quartiere di Albaro. Nell’attuale suddivisione amministrativa del comune di Genova è quindi compreso nel Municipio VIII – Medio Levante, che oltre ad Albaro comprende anche i quartieri della Foce e di San Martino. Continua su Wikipedia
A couple of photos of the village of Boccadasse in Genoa – Quelques photos du village de Boccadasse à Gênes – Un par de fotos del pueblo de Boccadasse en Génova – Algumas fotos da vila de Boccadasse em Gênova – Ein paar Fotos vom Dorf Boccadasse in Genua – Một vài bức ảnh về làng Boccadasse ở Genoa