Gli spaghetti al sugo di astice, la ricetta

Gli spaghetti al sugo di astice, la ricetta

Gli spaghetti al sugo di astice, la ricetta.
Ogni tanto, in nave, ho la fortuna di gustare un piatto di pasta condito con sugo di astice (o aragosta dipende da cosa c’è nel menu).
Anche fare il sugo a casa non è particolarmente difficile ma, come per tutto, ci vuole anche un poco di talento.
Qui vi propongo una ricetta semplice che ChatGPT mi ha aiutato a scrivere.

Ingredienti:

– 400 g di spaghetti;
– 1 astice intero (o già pulito e diviso a metà);
– qualche pomodornino fresco;
– 2 spicchi d’aglio, tritati finemente;
– Peperoncino rosso (a piacere, per dare un tocco piccante);
– Prezzemolo fresco, tritato;
– Olio extravergine d’oliva;
– Sale e pepe nero q.b.

Preparazione:

Preparazione dell’astice:
Se stai utilizzando un astice intero, fallo cuocere in una pentola di acqua bollente salata per circa 8-10 minuti fino a quando diventa rosso. Scola l’astice e lascialo raffreddare leggermente. Quindi rompi il guscio e estrai la polpa. Taglia la polpa di astice in pezzi più piccoli, lasciando alcuni pezzi più grandi per la decorazione finale.
Preparazione del sugo:
In una padella ampia, scalda un po’ di olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungi l’aglio tritato e il peperoncino (se lo desideri) e fai soffriggere finché l’aglio diventa dorato.
Aggiungi i pomodorini freschi tagliati a metà. Lascia cuocere a fuoco medio-basso per circa 15-20 minuti, mescolando occasionalmente.
Aggiungi la polpa di astice precedentemente preparata e cuoci per altri 5-7 minuti. Regola di sale e pepe a piacere. Se il sugo sembra troppo denso, puoi aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta per diluirlo.

Nel frattempo, cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata seguendo le istruzioni sulla confezione. Scola la pasta al dente e conserva una tazza di acqua di cottura.
Unisci gli spaghetti al sugo di astice nella padella, mescola bene e fai saltare per un minuto aggiungendo un po’ di acqua di cottura se necessario per amalgamare il tutto.
Aggiungi il prezzemolo fresco tritato e mescola.

Servi gli spaghetti al sugo di astice decorando con pezzi più grandi di astice e una spruzzata di olio d’oliva fresco.
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Foto scattate con Honor 20.

Contrariamente a quanto si possa facilmente credere, l’astice e l’aragosta sono imparentati solo vagamente, appartenendo a due distinti infraordini dello stesso sottordine. Per paragone, fra queste due specie intercorre lo stesso grado di parentela che c’è tra l’uomo e il tarsio.
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Una buona paella spagnola gustata ad Ibiza

Una buona paella spagnola gustata ad Ibiza

Una buona paella spagnola gustata ad Ibiza.
Diverso tempo fa ormai ho gustato questa ottima paella ad Ibiza, dove ero con la nave.
La paella è un piatto iconico della cucina spagnola, originario della regione di Valencia, anche se è diventato popolare in tutta la Spagna e nel mondo. Questo piatto unisce sapientemente ingredienti come riso, carne, frutti di mare, verdure e spezie, creando un mix di sapori ricco e appagante. La paella deve il suo nome alla padella in cui viene tradizionalmente cucinata, una larga padella bassa chiamata “paellera”.
Ecco alcune caratteristiche chiave della paella:
Riso speciale: La paella tradizionale è preparata con un tipo di riso chiamato “riso paella” o “riso bomba”. Questo riso assorbe bene i liquidi senza diventare troppo appiccicoso o scuocere durante la cottura.
Ingredienti vari: La versatilità della paella è una delle sue caratteristiche distintive. Le varianti includono paella di pollo, di pesce, mista (con carne e frutti di mare), e anche paella vegetariana. Gli ingredienti possono variare a seconda della regione e delle preferenze individuali.
Zafferano e paprika: Questi sono due condimenti chiave che conferiscono alla paella il suo colore e sapore distintivi. Lo zafferano aggiunge un tocco di giallo al piatto, mentre la paprika dolce fornisce un sapore leggermente affumicato.
Método di cottura: La paella è spesso cucinata all’aperto su un fornello a gas o su un fuoco aperto per garantire una cottura uniforme e il famoso “socarrat”, uno strato croccante di riso alla base della paellera.
Condivisione e convivialità: La paella è spesso preparata in grandi quantità, rendendola ideale per condividere con amici e familiari. La presentazione diretta dalla paellera a tavola crea un’esperienza conviviale e festosa.
La paella rappresenta non solo una prelibatezza gastronomica, ma anche un pezzo della cultura spagnola, con le sue radici nella tradizione contadina di Valencia. È un piatto che celebra l’amore per gli ingredienti freschi, la convivialità e la gioia di condividere un pasto delizioso con gli altri.

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La cascata delle Sette Sorelle nel Geirangerfjord

La cascata del Pretendente nel Geirangerfjord

La cascata delle Sette Sorelle nel Geirangerfjord.
Nascosta tra le maestose colline e i boschi lussureggianti, la Cascata delle Sette Sorelle si erge come un gioiello incastonato nella natura incontaminata. Situata in un angolo remoto e selvaggio, questa meraviglia naturale è un tesoro nascosto che affascina e incanta chiunque abbia il privilegio di scoprirlo. In questo articolo, esploreremo la storia, la bellezza e l’importanza ecologica di questa cascata unica.
La Cascata delle Sette Sorelle trae il suo nome da una vecchia leggenda locale che narra di sette sorelle affascinanti che, per sfuggire all’attenzione di un pretendente indesiderato, si trasformarono in sette splendide cascate. Ogni cascata rappresenta una sorella, creando un’atmosfera fiabesca che circonda questa meraviglia naturale. La leggenda, trasmessa di generazione in generazione, aggiunge un tocco magico e misterioso a questa cascata.
Situata in un parco nazionale o in un’area protetta, la Cascata delle Sette Sorelle spesso richiede un viaggio attraverso sentieri naturali e boschi. L’accesso potrebbe richiedere una certa fatica, ma il premio finale è senza dubbio degno dello sforzo. Il percorso verso la cascata offre spesso panorami mozzafiato, rendendo l’avventura un’esperienza completa.
Una volta raggiunta la Cascata delle Sette Sorelle, i visitatori sono accolti da uno spettacolo di bellezza naturale. Le sette cascate scendono con grazia da alti dirupi, creando un’armonia visiva di spruzzi scintillanti e arcobaleni riflessi nella luce del sole. L’atmosfera serena e la sensazione di isolamento dalla frenesia della vita quotidiana contribuiscono a rendere questa cascata un’oasi di tranquillità.
La zona circostante la Cascata delle Sette Sorelle è spesso ricca di una varietà di flora e fauna. Gli alberi secolari si ergono come guardiani silenziosi, mentre le specie animali locali trovano rifugio nelle vicinanze. Gli amanti della natura avranno l’opportunità di osservare la vita selvaggia in un ambiente intatto, aggiungendo un elemento ecologico significativo all’esperienza complessiva.
Data la crescente consapevolezza ambientale, è fondamentale promuovere la conservazione di luoghi come la Cascata delle Sette Sorelle. I visitatori sono incoraggiati a rispettare le regole del parco, a evitare di disturbare la flora e la fauna locali e a mantenere la zona pulita. Solo attraverso la responsabilità e il rispetto possiamo garantire che le generazioni future possano godere di questa meraviglia naturale.

La Cascata delle Sette Sorelle è più di una semplice attrazione turistica; è una testimonianza della bellezza e della potenza della natura. Immersa in leggende affascinanti, circondata da una varietà di vita selvaggia e incastonata in un paesaggio mozzafiato, questa cascata è un richiamo per coloro che cercano un’esperienza autentica con la natura. Ogni goccia d’acqua che cade è una poesia silenziosa, raccontando la storia millenaria di questo luogo magico.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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Ecco dove si trova la cascata:

Le due più importanti cascate del Geirangerfjord sono quella delle Sette Sorelle e quella del Pretendente (anche chiamata The Wooer). Le due cascate si trovano una di fronte all’altra e, secondo la leggenda, il Pretendente corteggerebbe le Sette sorelle.
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L’altare della Chiesa di San Vitale a Parma

L'altare della Chiesa di San Vitale a Parma

L’altare della Chiesa di San Vitale a Parma.
Immersa nel cuore storico di Parma, la Chiesa di San Vitale si erge con un’eleganza senza tempo, testimone silenziosa dei secoli che ha attraversato. Costruita nel XIV secolo in stile gotico, questa maestosa chiesa cattolica cattura l’attenzione di chiunque si avvicini, offrendo un’esperienza unica di bellezza architettonica e spirituale.
La facciata, adornata da dettagli intricati e finemente scolpita, rivela un mix affascinante di stili artistici che spaziano dal gotico al rinascimento. Gli archi ogivali e le decorazioni floreali incorniciano l’ingresso, accogliendo i visitatori in un mondo di suggestione e storia.
Il punto focale dell’interno è sicuramente l’altare maggiore, un capolavoro di intarsio e scultura. L’atmosfera di San Vitale è resa ancora più suggestiva dalla luce che filtra attraverso le vetrate colorate, dipingendo il pavimento con una tavolozza caleidoscopica di colori durante le ore del giorno.
La chiesa ospita anche una collezione di opere d’arte sacra, tra cui dipinti e sculture di maestri locali, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale e religiosa dei visitatori.
Oltre alla sua bellezza estetica, la Chiesa di San Vitale è un luogo di spiritualità e riflessione. Le sue pareti antiche sembrano custodire segreti e storie che si svelano a coloro che prendono il tempo di esplorare i suoi angoli tranquilli.

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L'altare della Chiesa di San Vitale a Parma

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Dove si trova la chiesa:

L’abside è interamente occupata dal presbiterio, rialzato di alcuni gradini rispetto al resto della chiesa, al centro del quale si trova l’altare maggiore in marmi policromi, sormontato da un Crocifisso ligneo scolpito. Sulla volta del presbiterio vi è un affresco di Giuseppe Peroni raffigurante l’Apoteosi di San Vitale.
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La Fontana del Moro in piazza Navona a Roma

La Fontana del Moro in piazza Navona a Roma

La Fontana del Moro in piazza Navona a Roma.
La Fontana del Moro è una delle fontane più conosciute di Roma e si trova in Piazza Navona, una delle piazze più celebri della città. La piazza è rinomata per la sua forma allungata e le tre fontane che la decorano.
La Fontana del Moro è situata sul lato meridionale della piazza e fu progettata da Giacomo della Porta nel 1575. Tuttavia, la statua centrale raffigurante un moro (cioè una figura africana) è stata aggiunta successivamente da Gian Lorenzo Bernini nel 1654.
La scultura del moro, a cui la fontana deve il suo nome, rappresenta un uomo barbuto seduto su uno scoglio, intento a lottare con un delfino. La figura del moro è stata creata da Gian Lorenzo Bernini e aggiunta alla fontana per sostituire la scultura originale di un satiro che si trova ora nei Musei Capitolini.
La Fontana del Moro è caratterizzata da una vasca in marmo, sostenuta da quattro delfini, e da quattro tritoni che emergono dall’acqua, ciascuno sostenendo un delfino. La fontana è una delle attrazioni principali di Piazza Navona e contribuisce al carattere artistico e storico di questo spazio pubblico.
È interessante notare che Piazza Navona stessa è costruita sul sito di uno stadio dell’antica Roma, noto come lo Stadio di Domiziano. La piazza è divenuta un luogo vivace e affollato, frequentato da turisti e residenti, e ospita spesso eventi culturali e fiere durante tutto l’anno.

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La Fontana del Moro in piazza Navona a Roma

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trova la fontana:

Subito dopo il restauro dell’acquedotto dell’Aqua Virgo, terminato nel 1570, furono iniziati i lavori per una ramificazione sotterranea secondaria del condotto, in modo da raggiungere l’area dell’antico Campo Marzio, tra le zone più popolose di Roma, e venne di conseguenza progettata anche l’edificazione di un certo numero di fontane. Tra le prime furono commissionate da papa Gregorio XIII, nel 1574, a Giacomo Della Porta, le due poste alle estremità di piazza Navona, di cui la fontana del Moro è quella che si trova sul lato meridionale dello slargo.
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The Moro Fountain in Piazza Navona in Rome – La fontaine Moro sur la Piazza Navona à Rome – La Fuente del Moro en Piazza Navona en Roma – A Fonte Moro na Piazza Navona em Roma – Der Moro-Brunnen auf der Piazza Navona in Rom – Đài phun nước Moro ở Quảng trường Navona ở Rome – 罗马纳沃纳广场的摩洛喷泉 – ローマのナヴォーナ広場にあるモロの噴水

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Un succulento Casatiello cucinato a bordo

Un succulento Casatiello cucinato a bordo

Un succulento Casatiello cucinato a bordo.
Il casatiello è un piatto tipico della tradizione culinaria italiana, in particolare della regione Campania. Si tratta di un pane arricchito con formaggio, salumi e uova, spesso preparato durante le festività pasquali.
Qualche tempo fa, lo Chef di bordo, ne aveva fatto preparare un paio per qualche occasione speciale.
Gli ingredienti principali del casatiello includono farina, lievito, formaggio (tipicamente pecorino o parmigiano), salumi come salame o pancetta, e uova. La preparazione prevede la creazione di un impasto per il pane che viene poi arricchito con formaggio grattugiato e cubetti di salumi. L’impasto è avvolto attorno a uova intere, simboleggianti la rinascita e la primavera, e viene quindi cotto in forno.
Il casatiello può avere diverse forme e dimensioni a seconda delle tradizioni locali. In alcuni casi, viene preparato come una sorta di treccia intorno alle uova, mentre in altre regioni può assumere una forma più rotonda. La crosta esterna è generalmente dorata e croccante, mentre l’interno risulta morbido grazie alla presenza di formaggio e uova.
Questa pietanza è molto apprezzata durante le festività pasquali, quando la cucina tradizionale italiana è spesso caratterizzata da piatti simbolici e ricchi di significato religioso. Il casatiello è spesso condiviso tra familiari e amici durante le celebrazioni pasquali, contribuendo a creare un’atmosfera festosa e conviviale.

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Un succulento Casatiello cucinato a bordo

Foto scattata con Honor 10.

Il casatiello, a differenza di prodotti analoghi come il tòrtano, è tipico della pasqua, dalla quale mutua la simbologia: le strisce di pane disposte a ingabbiare le uova semi-sommerse nell’impasto rappresentano la croce su cui morì Gesù mentre l’aspetto anulare è un richiamo alla ciclicità insita nella risurrezione pasquale.
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A succulent Casatiello of Neapolitan tradition cooked on board – Un suculento Casatiello de tradición napolitana cocinado a bordo – Um suculento Casatiello de tradição napolitana cozinhado a bordo – Ein saftiges Casatiello nach neapolitanischer Tradition, an Bord zubereitet – Món Casatiello mọng nước theo truyền thống của người Neapolitan được nấu trên tàu – 船上烹制的那不勒斯传统多汁卡萨蒂罗 – 船上で調理されるナポリ伝統のジューシーなカサティエッロ

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