Il Cristo Rei, la statua di fronte a Lisbona

Il Cristo Rei, la statua simbolo di Lisbona

Il Cristo Rei, la statua di fronte a Lisbona.
Il Cristo Rei di Lisbona è una statua di Gesù Cristo che si trova sulla sponda sud del fiume Tago, nella città di Almada, di fronte a Lisbona.
La statua del Cristo Rei è alta circa 110 metri, con la statua stessa che misura circa 28 metri. La sua costruzione è stata ispirata dalla statua del Cristo Redentor di Rio de Janeiro.
La statua è situata sul Monte Cristo Rei, che offre una vista panoramica spettacolare sulla città di Lisbona, il fiume Tago e il Ponte 25 de Abril.
La costruzione della statua è iniziata nel 1950 ed è stata completata nel 1959. Fu eretta come ringraziamento al fatto che il Portogallo era riuscito a evitare la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale.
La statua del Cristo Rei simboleggia la gratitudine per la protezione divina durante la guerra e funge anche da simbolo di pace.
Questa statua è diventata un’icona di Lisbona ed è una delle attrazioni turistiche più visitate della regione. Oltre a offrire una panoramica mozzafiato, la zona intorno alla statua ospita anche luoghi di culto e un santuario.

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Il Cristo Rei, la statua simbolo di Lisbona

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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Ecco dove si trova:

Il santuario nazionale di Cristo Re o, semplicemente, il Cristo Re, è un santuario portoghese che si trova a Pragal, un’ex-freguesia della città di Almada, che a sua volta fa parte della Grande Lisbona. È famoso perché alle sue spalle si trova una colossale statua del Cristo Re, ispirata al Cristo del Corcovado di Rio de Janeiro, progettata dall’architetto António Lino, realizzata da Francisco Franco de Sousa ed inaugurata il 17 maggio 1959. La base della statua ha la forma di una porta ed è alta 75 metri e al di sopra di questa si trova la statua di 28 metri del Cristo Re.
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The Cristo Rei, the symbolic statue of Lisbon – Le Cristo Rei, la statue symbolique de Lisbonne – El Cristo Rei, la estatua simbólica de Lisboa – O Cristo Rei, a estátua simbólica de Lisboa – Der Cristo Rei, die symbolische Statue von Lissabon – Cristo Rei, bức tượng biểu tượng của Lisbon – 基督像 (Cristo Rei),里斯本的象征雕像 – リスボンの象徴的な像、クリスト・レイ

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Una barchetta sul fiume Tago a Lisbona

Una barchetta sul fiume Tago a Lisbona

Una barchetta sul fiume Tago a Lisbona.
Non sono stato molte volte a Lisbona con la nave ed ancora meno sono uscito a fare un giretto.
Mi devo accontentare di alcune foto che ho scattato dalla nave come questa di una barchetta a vela che solca le acque dell’estuario del fiume Tago proprio di fronte alla capitale portoghese.

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Lisbona (in portoghese Lisboa) è la capitale e la principale città del Portogallo. Con una popolazione censita di 545923 abitanti all’interno dei suoi confini amministrativi, e circa 3 milioni nella sua area urbana (undicesima nell’Unione Europea) è la città più popolosa del Paese. Situata sull’estremità occidentale della penisola iberica, presso l’estuario del fiume Tago (Tejo in portoghese), è amministrativamente la capitale e geograficamente la zona più occidentale dell’Europa continentale.
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A small boat on the Tagus River in Lisbon – Un petit bateau sur le Tage à Lisbonne – Un pequeño barco en el río Tajo en Lisboa – Um pequeno barco no rio Tejo, em Lisboa – Ein kleines Boot auf dem Tejo in Lissabon – Một chiếc thuyền nhỏ trên sông Tagus ở Lisbon – 里斯本塔霍河上的一艘小船 – リスボンのテージョ川に浮かぶ小さなボート

Il monumento alle Scoperte sul lungomare di Lisbona

Il monumento alle scoperte sul lungomare di Lisbona

Il monumento alle Scoperte sul lungomare di Lisbona.
Partendo dal porto di Lisbona di naviga per un po’ lungo la foce del fiume Tago.
Durante la navigazione si possono notare molti simboli della capitale portoghese come il Cristo Redentor, il Ponte 25 de Abril ed anche il monumento alle Scoperte (di cui vi posto oggi le foto).
Dedicato ai molti che partirono per mare tra il XV ed il XVI secolo, anni della esplosione della marineria europea.

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Ecco dove si trova il monumento:

Il monumento alle Scoperte (Padrão dos Descobrimentos in portoghese), situato a Belém sulla riva del fiume Tago, fu realizzato nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore, per celebrare l’età delle scoperte portoghesi realizzate dai navigatori fra il XV ed il XVI secolo. Il monumento fu iniziato sotto il regime di Salazar e voleva celebrare tutti i marinai che parteciparono alle esplorazioni.
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The monument dedicated to the discoveries on the Lisbon waterfront – Le monument dédié aux découvertes sur le front de mer de Lisbonne – El monumento dedicado a los descubrimientos en el paseo marítimo de Lisboa – O monumento dedicado aos descobrimentos na zona ribeirinha de Lisboa – Das den Entdeckungen gewidmete Denkmal an der Küste von Lissabon – Tượng đài dành riêng cho những khám phá trên bờ sông Lisbon – 纪念里斯本海滨发现的纪念碑 – リスボンのウォーターフロントにある発見を記念した記念碑

La Chiesa di Santa Engrácia a Lisbona dalla nave

La Chiesa di Santa Engrácia a Lisbona dalla nave

La Chiesa di Santa Engrácia a Lisbona dalla nave.
Spesso, quando sono in nave e quando il porto è particolarmente vicino al centro, mi piace salire sui ponti più alti e fotografare i monumenti o gli edifici da una prospettiva insolita (che forse solo con un drone di può avere).
Come in questo caso, la mia nave era a Lisbona ed ho scattato diverse foto che piano piano inserisco.
Questa è una delle chiese maggiori della città portoghese, eletta a Pantheon per la sua imponenza e per il fatto che si riesce a vedere da quasi ogni angolo della città.

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Se vuoi approfondire ti invito visitare il sito ufficiale: visitlisboa.com.

Ecco dove si trova la chiesa:

La chiesa di Santa Engrácia è una chiesa del XVII secolo situata a Lisbona, la capitale del Portogallo. Convertita nel Pantheon Nazionale (Panteão Nacional in portoghese) nel 1916, è famosa per la sua imponente cupola, che si può vedere fino alla periferia est della città.
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The Church of Santa Engrácia also called the pantheon of Lisbon from the ship – L’église de Santa Engrácia appelée aussi le panthéon de Lisbonne depuis le navire – La Iglesia de Santa Engrácia también llamada panteón de Lisboa desde el barco – A Igreja de Santa Engrácia também chamou o panteão de Lisboa do navio – Die Kirche Santa Engrácia wird vom Schiff aus auch das Pantheon von Lissabon genannt – Nhà thờ Santa Engrácia còn được gọi là đền thờ của Lisbon từ con tàu – 圣恩格拉西亚教堂 (Church of Santa Engrácia) 也从船上称为里斯本万神殿 – 船からはリスボンのパンテオンとも呼ばれるサンタ・エングラシア教会

Il baccalà alla Gomes de Sa, la ricetta

Il baccalà alla Gomes de Sa, la ricetta.
Quando parlo di Baccalà mi viene da pensare a molti anni fa, quando le navi facevano gli ultimi viaggi di linea verso il Sud America. Era un altro mondo, le navi alternavano periodi di crociere a quelli che purtroppo sarebbero rimasti gli ultimi viaggi di linea. Gli ultimi viaggi per quelli che erano gli ultimi emigranti classici, persone povere che lasciavano tutto quel poco che avevano per raggiungere il miraggio di una terra lontana, ricca e che offriva ancora opportunità. Oltre ai piccoli gruppi di emigranti italiani e spagnoli, ai pochi centro-europei, che andavano per la maggior parte a ricongiungersi alle famiglie, i portoghesi erano la stragrande maggioranza. Verso i primi anni ’70 stavano ormai tramontando i miraggi di Brasile e Argentina e il flusso emigratorio si rivolgeva verso il Venezuela, terra ricchissima, dove le monete di metallo erano ancora tutte d’argento… Intere famiglie imbarcavano a Funchal, nell’isola di Madera, allora molto povera ma molto più bella e vera di oggi. L’isola perdeva migliaia di poveri braccianti, pescatori, uomini senza cultura ma che trasudavano forza, volontà ferrea e grande rispetto verso gli altri. Tra parentesi non molti anni più tardi, gran parte di questi emigranti ritornava a casa con soldi, cultura e mantenendo la stessa ferrea forza di volontà che re-investivano nella loro isola, collaborando così alla sua rinascita.

Questo lungo preambolo per ricordare che a quei tempi, per legge di emigrazione, sulle navi era obbligatorio avere, oltre al personale italiano, un certo numero di cuochi, camerieri, un medico ed un commissario governativo delle varie nazionalità degli emigranti che dovevano accudirli a seconda delle loro necessità. Mentre i medici e il commissario governativo facevano la bella vita a bordo, i cuochi e i camerieri erano molto impegnati alla preparazione di piatti che potessero venire incontro alle abitudini degli emigranti. Io, incuriosito da ciò che veniva cucinato da questi cuochi, quando avevo il tempo e la possibilità, andavo in cucina a vedere come questi piatti venissero eseguiti. Uno dei prodotti classici usati nella cucina portoghese, che fa parte della sua vasta tradizione è il baccalà e con questo pesce vengono preparati moltissimi piatti che fanno parte della grande ed eccellente cucina di questa meravigliosa terra. Il portogallo ha una cucina straordinaria: olii, vini, formaggi, distillati e prodotti alimentari straordinari che purtroppo non hanno la risonanza di quelli italiani, francesi e spagnoli ai quali non hanno nulla da invidiare. Tornando al baccalà, cioè al merluzzo salato, i portoghesi non dipendono dalla Norvegia come tutti gli altri paesi ma hanno una grande tradizione con pescherecci che vanno a pescare questi straordinari pesci direttamente nei grandi banchi del nord e che poi salano direttamente a bordo. Purtroppo non riesco a non divagare e potrei continuare a parlare della cucina portoghese per chissà quanto ma adesso voglio tornare a questa classica preparazione del “Baccalà alla Gomes de Sa” semplificandola un po’, come piace fare a me.

La ricetta

Ingredienti per 4 persone:

un bel filetto di baccalà bagnato, quattro patate grandi, due cipolle, un panino secco, due uova bollite, prezzemolo tritato, olive nere e olio d’oliva.

Prima di tutto ho lasciato il baccalà a bagno dalla sera prima cambiando l’acqua diverse volte per togliere più sale possibile. Al mattino ho tagliato a fette di circa 1 cm. alcune patate che ho messo a bollire in acqua non salata. Una volta che le patate hanno quasi raggiunto la cottura le ho tolte dall’acqua ed messo la stessa acqua bollente in un piatto dove avevo messo il baccalà lasciandovelo per alcuni minuti per sbollentarlo ma senza farlo cuocere.

Ho tagliato la cipolla a fette sottili e le ho fatte soffriggere a fuoco basso. Ho infine preparato la pirofila da forno bagnandola con poco olio, mettendo sul fondo uno strato di patate lasciandone da parte alcune fette ed ho adagiato poi sopra il baccalà rotto a pezzetti e la cipolla soffritta e stufata. Ho bagnato con un filo d’olio. Poi ho tritato grossolanamente un poco le patate rimanenti, sminuzzato il pane secco e l’uovo sodo ed ho mescolato questi ingredienti aggiungendo il prezzemolo tritato, le olive nere ed ancora un po’ d’olio.

Ho coperto la pirofila con questa panatura e la ho messa nel forno caldo a 180 gradi per 20 minuti mettendo il grill per gli ultimi cinque.

Ed ecco il piatto finito, buon appetito!

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Francesinha

Francesinha

Francesinha.
Piatto tipico portoghese. Una delizia di piatto anche se una bomba calorica: pane, formaggio, prosciutto, uovo, salsiccia, carne di vitello e salsa di pomodoro (arricchita con ingredienti segreti, credo salsa di clamato) cotti al forno.

Francesinha

La francesinha è un tipico sandwich portoghese, originario di Porto.
Viene preparato con due fette di pane in cassetta farcite con salsiccia fresca, fiambre[1] (un prosciutto cotto tipico del Portogallo), linguiça, salumi e una bistecca di manzo, il tutto ricoperto con formaggio fuso e infornato in una terrina di terracotta con un’abbondante salsa a base di pomodoro, birra e peperoncino.
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