Il monumento a forma di vela di Giò Pomodoro

Il monumento a forma di vela di Giò Pomodoro a Sestri Levante

Il monumento a forma di vela di Giò Pomodoro a Sestri Levante.
E’ una delle iconiche opere dell’artista italiano. Questo monumento, noto anche come “La Vela”, è situato vicino allla passeggiata a mare della città ligure in piazza Bo.
Il monumento ha la forma di una vela stilizzata, un omaggio alla tradizione marittima e alla cultura nautica di Sestri Levante.
Realizzato in bronzo e marmo, il monumento è caratterizzato da linee pulite e superfici levigate che riflettono la luce del mare e del sole.
La scultura è imponente, con una struttura che si erge maestosamente verso il cielo, simboleggiando il movimento e la libertà del vento che gonfia una vela.
La “Vela” di Giò Pomodoro rappresenta non solo un tributo al mare e alla navigazione, ma anche un simbolo di viaggio e scoperta. La forma della vela, infatti, evoca l’idea di avventura e di connessione tra l’uomo e la natura. Inoltre, la scultura è un esempio della maestria di Pomodoro nel creare opere che dialogano con l’ambiente circostante, integrandosi armoniosamente con il paesaggio marittimo di Sestri Levante.

Giò Pomodoro (1930-2002) è stato uno dei più importanti scultori italiani del XX secolo. La sua opera si caratterizza per l’uso di forme geometriche e simboliche, spesso ispirate dalla natura e dagli elementi. Le sue sculture sono presenti in numerose città italiane e all’estero, testimoniando il suo contributo significativo all’arte contemporanea.
Il monumento a forma di vela a Sestri Levante è un esempio rappresentativo del suo lavoro, capace di evocare emozioni e di stimolare riflessioni attraverso la sua presenza imponente e la sua forma elegante.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Dove si trova la Vela:

Giò Pomodoro, all’anagrafe Giorgio Pomodoro (Orciano di Pesaro, 17 novembre 1930 – Milano, 21 dicembre 2002), è stato uno scultore, orafo, incisore e scenografo italiano. Viene considerato uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo.
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La bicromia dei portici di via Venti Settembre

La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova

La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova.
La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova è uno degli elementi architettonici più distintivi e affascinanti della città. Via Venti Settembre è una delle principali arterie del centro di Genova e i suoi portici sono noti per le loro eleganti decorazioni in bicromia, un tipico stile decorativo che utilizza due colori contrastanti per creare effetti visivi suggestivi.

Solitamente, la bicromia viene realizzata utilizzando marmo bianco e ardesia nera, una pietra locale molto comune nell’architettura ligure. Questo contrasto di colori crea un effetto visivo molto forte e caratteristico.
I motivi decorativi nei portici spesso includono disegni geometrici, come strisce, losanghe, e motivi a zigzag. Questi disegni sono studiati per esaltare il contrasto tra i due colori.
Molti degli edifici lungo via Venti Settembre risalgono al periodo del Liberty (Art Nouveau) italiano, e la bicromia è utilizzata per enfatizzare le linee sinuose e i dettagli floreali tipici di questo stile.
Oltre all’aspetto estetico, la bicromia ha anche una funzione pratica, in quanto le pietre scure, come l’ardesia, sono più resistenti all’usura e alle macchie, quindi vengono spesso utilizzate nelle aree più soggette al passaggio pedonale.
La bicromia non è solo una scelta estetica, ma ha anche un significato culturale e storico. Riflette l’abilità degli artigiani genovesi e la ricchezza storica della città. È un esempio di come l’architettura possa incorporare elementi artistici che raccontano una storia e creano un’identità unica per un luogo.

Lungo via Venti Settembre, alcuni degli edifici più rappresentativi con portici bicromi includono:
Palazzo della Borsa: un esempio di architettura Liberty con decorazioni elaborate.
Chiesa della Consolazione: anche se non parte direttamente dei portici, è un punto di riferimento vicino con una facciata che incorpora elementi bicromi.
Palazzi dei Rolli: alcuni degli edifici storici lungo la via mostrano questo tipo di decorazione, sebbene i Rolli stessi siano più noti per altri aspetti architettonici.

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La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon EF-S 10-18.

Dove si trova la via:

Via XX Settembre è una delle principali arterie viarie del centro di Genova all’interno del quartiere genovese di San Vincenzo, della lunghezza di poco inferiore al chilometro. Si sviluppa in direzione est-ovest e, assieme a corso Italia – la promenade che costeggia il lungomare – è uno dei luoghi prediletti per le passeggiate dei genovesi. Attraversa i due sestieri centrali di Portoria (primo tratto, porticato, da piazza De Ferrari al Ponte monumentale) e di San Vincenzo (dal Ponte Monumentale allo sbocco in via Cadorna presso piazza della Vittoria.
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La cappella di Sant’Antonio nella basilica a Padova

La cappella di Sant'Antonio nella basilica a Padova

La cappella di Sant’Antonio nella basilica a Padova.
La Basilica di Sant’Antonio a Padova, situata nel nord Italia, è uno dei luoghi di culto più importanti e visitati del paese. La cappella di Sant’Antonio è una parte significativa di questa basilica.
La cappella di Sant’Antonio, conosciuta anche come Cappella dell’Arca, è situata all’interno della basilica e ospita il santuario del Santo. Questa cappella è famosa per il suo altare, che custodisce le spoglie di Sant’Antonio di Padova. Sant’Antonio, nato in Portogallo nel 1195 e morto a Padova nel 1231, fu un francescano molto venerato per i suoi insegnamenti e miracoli.
L’altare, realizzato nel XIII secolo, è decorato con sculture e rilievi raffiguranti storie della vita di Sant’Antonio. Le reliquie del Santo sono conservate in una tomba di marmo rosso posta dietro l’altare. La cappella è un importante luogo di pellegrinaggio e richiama fedeli da tutto il mondo.
Oltre alle opere d’arte e alle reliquie, la cappella è adornata con magnifici affreschi e decorazioni che testimoniano la devozione e il rispetto per Sant’Antonio. La Basilica di Sant’Antonio è un luogo sacro e storico che attrae turisti, fedeli e appassionati d’arte da ogni parte del mondo.

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Foto scattate con Honor 20.

Questo è il sito ufficiale della basilica: santantonio.org.

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L’altare sorge su una piattaforma posta sopra sette gradini. È opera di Tiziano Aspetti (1607), ed è coronato da tre statue eseguite nel 1593-94: quella di Sant’Antonio al centro, affiancata da quella di San Bonaventura e di San Ludovico di Tolosa, che furono vescovi francescani. Sul parapetto si possono vedere due coppie di angeli portacero. Il tabernacolo risale al 1742, come pure le due cartegloria in lamina d’argento sbalzato, lavoro dell’orefice veneziano Andrea Fulici, hanno raffigurato in bassorilievo, partendo da sinistra, il Miracolo del piede tagliato, l’Apparizione di Gesù bambino, il Miracolo della mula, la Vestizione di sant’Antonio ed il Miracolo dei pesci.
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Le Colonne del Palazzo di Adriano a Roma

Le maestose Colonne del Palazzo di Adriano a Roma

Le maestose Colonne del Palazzo di Adriano a Roma.
Benvenuti nel cuore di Roma, dove la storia prende vita tra le maestose colonne del Palazzo di Adriano. Questo antico edificio, un tempo residenza dell’imperatore romano Adriano, continua a stupire e affascinare i visitatori di tutto il mondo.
L’eleganza dell’architettura Romana: le colonne del Palazzo di Adriano rappresentano un esempio straordinario dell’arte e dell’architettura romana. La loro simmetria, la precisione geometrica e la grandezza evocano l’epoca dorata dell’Impero Romano.
Patrimonio dell’Umanità: Questo sito storico è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un tributo al suo inestimabile valore culturale e storico.
Il perfetto soggetto per le foto: se siete appassionati di fotografia, le Colonne del Palazzo di Adriano vi regaleranno scatti spettacolari. Ogni angolo offre un’opportunità per catturare la bellezza e la grandiosità dell’antica Roma.
Non perdete l’occasione di visitare questo straordinario sito storico nel cuore di Roma, che collega il passato al presente in una delle città più affascinanti del mondo. Un’esperienza da non dimenticare!

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Le maestose Colonne del Palazzo di Adriano a Roma

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Il tempio di Adriano era un antico tempio romano sito nel Campo Marzio a Roma. Il tempio venne eretto in onore dell’imperatore Adriano, divinizzato dopo la sua morte. È probabile che il cantiere dell’edificio fosse stato già avviato sotto Adriano stesso per dedicarlo alla moglie Vibia Sabina, morta e divinizzata nel 136. A lavori forse appena iniziati, Adriano morì (138) e la vera e propria costruzione del tempio si deve al suo successore, Antonino Pio: l’edificio fu terminato intorno al 145.
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Ecco dove si trova questo monumento:

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La zona di Milano con le Colonne di San Lorenzo

La zona di Milano con le Colonne di San Lorenzo

La zona di Milano con le Colonne di San Lorenzo.
Passeggiando per Milano sono capitato in questa zona, famosa soprattutto per la movida meneghina, dove queste splendide colonne di marmo accolgono i passanti.
Uno dei tanti monumenti di Milano.

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Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Si tratta di sedici colonne, alte circa 7 metri e mezzo, in marmo di Musso, con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione. In realtà guardando bene le colonne sono 17, infatti sulla sommità dell’arco che si trova al centro delle colonne, che ne differenzia 8 da un lato e 8 sull’altro, vi è una colonna in miniatura con sopra la croce. Provengono da edifici romani risalenti al II o III secolo, probabilmente un tempio pagano sito nell’area dell’attuale piazza Santa Maria Beltrade.
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Ecco dove si trova la zona:

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I portici di via XX Settembre in centro a Genova

I portici di via XX Settembre in centro a Genova

I portici di via XX Settembre in centro a Genova.
Tutte le volte che percorro i portici di via Venti Settembre (XX Settembre) non mi posso esimere dal fotografarli e questo tratto, con le colonne e gli archi decorati in pietra bianca e nera, è secondo me il più bello.

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I portici di via XX Settembre in centro a Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Ecco dove si trova la via:

Cos’è il 20 settembre, la data delle vie XX settembre? In quel giorno, nel 1870, l’esercito italiano prese Roma dopo la breccia di Porta Pia: fu la fine dello Stato Pontificio.
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I colonnati del Palazzo Ducale di Venezia

I colonnati del Palazzo Ducale di Venezia

I colonnati del Palazzo Ducale di Venezia.
La bella Venezia mi sorprende ogni volta che la visito e mi da sempre molti spunti per le foto.
Come i due bei colonnati del Palazzo Ducale (anche chiamato Palazzo del Doge) che è uno dei monumenti della celeberrima piazza San Marco.

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I colonnati del Palazzo Ducale di Venezia

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

C’è anche il sito ufficiale del palazzo: palazzoducale.visitmuve.it.

Per vedere tutte le foto che ho scattato in città clicca qui:

l Palazzo Ducale si sviluppa su tre ali attorno ai lati di un ampio cortile centrale porticato, il cui quarto lato è costituito dal corpo laterale della basilica marciana, antica cappella palatina. Tutta la costruzione poggia, come nel caso di qualsiasi altro edificio veneziano, su uno zatterone composto da tronchi di larice, che a sua volta regge un importante basamento in pietra d’Istria.
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Il portale d’ingresso del Palazzo Basadonne a Genova

Il portale d'ingresso del Palazzo Basadonne a Genova

Il portale d’ingresso del Palazzo Basadonne a Genova.
Passeggiando per i vicoli del centro storico di Genova ho trovato questo bel portale, in una altrettanto bella piazzetta nei vicoli (piazza San Giorgio).
Ovviamente era uno dei palazzi inscritti nel registro dei Rolli.

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Il portale d'ingresso del Palazzo Basadonne a Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Ubicato nella piazza del mercato di San Giorgio, è proprietà delle famiglie Vento e Cattaneo Della Volta (1414); inserito nei rolli dal 1599, cambia nome quando Elianetta Baxadonne lo lascia in eredità al figlio Gio Andrea De Franchi Toso (1616), già senatore della Repubblica di Genova.
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Ecco dove si trova il portone:

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La bella facciata di Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze

La bella facciata di santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze

La bella facciata di Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze.
Una delle chiese più famose del mondo e’ sicuramente il Duomo di Firenze.
Rappresenta, dal punto di vista religioso, il Rinascimento artistico ed incanta con i con la sua bellezza.
Alla sua costruzione hanno partecipato personalità come: Arnolfo di Cambio, Giotto, Francesco Talenti, Giovanni di Lapo Ghini e Brunelleschi e contiene opere di Giorgio Vasari e Federico Zuccari.
La facciata più moderna,in stile neogotico, e’ opera di Emilio de Fabris.

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La bella facciata di santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Questo e’ il sito ufficiale della chiesa: duomo.firenze.it.

Per vedere tutte le foto che ho realizzato nella splendida cittadina toscana, clicca qui:

La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, è la principale chiesa fiorentina, simbolo della città ed uno dei più famosi d’Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la più grande chiesa al mondo, mentre oggi è ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e il Duomo di Milano. Essa sorge sulle fondamenta dell’antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della città che ha ospitato edifici di culto sin dall’epoca romana.
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Il monumento funebre ad Ilaria del Carretto nella Cattedrale di Lucca

Il monumento funebre ad Ilaria del Carretto nella cattedrale di Lucca

Il monumento funebre ad Ilaria del Carretto nella Cattedrale di Lucca.
Uno dei monumenti più famosi di Lucca e’ sicuramente questa tomba, all’interno del Duomo di Lucca (San Martino), dedicato alla Nobildonna Ilaria del Carretto figlia dei Marchesi di Zuccarello scolpito da Jacopo della Quercia.
La bellezza di questa opera in marmo e’ la delicatezza della scultura che, come del Cristo Velato di Napoli (che ancora non sono riuscito a vedere), sembra quasi opera divina o magica.
Non perdo tempo a descrivervi l’opera scopiazzando qua e la’ da internet ma come sempre vi rimando a Wikipedia più in basso.

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Il monumento funebre ad Ilaria del Carretto nella cattedrale di Lucca

Il monumento funebre ad Ilaria del Carretto nella cattedrale di Lucca

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

Per vedere tutte le foto che ho scattato del Duomo clicca qui:

Il ritratto è dolce ed elegante, con uno struggente contrasto tra la bellezza del soggetto e lo stato di morte che è entrato nell’immaginario collettivo. Il panneggio è ancora tardogotico, allineato con la coeva scultura borgognona, ma il ritratto è caratterizzato individualmente, frutto della lezione del nuovo Umanesimo, mentre il motivo dei putti con festoni sui fianchi è un’esplicita citazione classica.

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